Giovanni, il bimbo “buttato via” dalla madre: in migliaia ai funerali

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Giovanni era un bimbo sano, ma la madre lo ha gettato via dalla finestra causandone il decesso. Ma questo bimbo vissuto pochissimo ha innescato una catena di amore e solidarietà presso la sua comunità che nessuno si sarebbe mai aspettato.

I funerali

“Ci troviamo qui oggi per i funerali al piccolo Giovanni. Un primo abbraccio lo ha avuto dai suoi soccorritori e dai medici dell’ispedale Regina Margherita, il secondo è quello della nostra comunità che è uscita sconvolta da questa vicenda”, ha detto il sindaco di Fabrizio Puppo all’inizio della celebrazioni per i funerali del bambino scaraventato dal balcone e abbandonato in strada.

Al funerale del bimbo presso la chiesa di San Pietro in Vincoli, questa mattina, erano in tantissimi. Ci sono i carabinieri, le insegnanti dell’asilo frequentato dalla figlia di Valentina Ventura, la donna che lo ha partorio e ora è accusata dell’omicidio, e qualche centinaio di settimesi. Ci sono tante donne, tante mamme che in queste settimane si sono interrogate sul gesto di Valentina Ventura. La chiesa è piena.

Chiamato Giovanni da medici e infermieri

I medici lo hanno chiamato Giovanni perché il neonato non aveva un nome, il comune di Settimo gli ha dato un cognome, Di Settimo, e gli ha organizzato i funerali perché il bambino – trovato in via Turati e morto dopo essere stato gettato dal balcone – non ha nemmeno una famiglia. La madre, ora in carcere con l’accusa di averlo ucciso non lo ha riconosciuto. Neanche il convivente di lei che dice di essere rimasto all’oscuro della gravidanza della donna dalla quale ha avuto una figlia che ora ha 3 anni.

Le parole del sindaco

Un applauso ha accolto l’ingresso della piccola bara bianca coperta di rose in chiesa, accompagnata dal primo cittadino e dal comandante della compagnia dei carabinieri di Chivasso Pierluigi Bogliacino.

“Decine di persone mi hanno scritto per partecipare alle spese del funerale e per poter fare qualcosa. Questa vicenda nella sua tragicità ci ha fatto riscoprire uniti e più forti della rabbia becera che è scoppiata sui social. Questa tragedia ci deve far riflettere su quanto si può essere soli anche in mezzo alla gente. Dobbiamo salutarci di più e interessarci di più della vita dei nostri vicini. Dobbiamo fare in modo che non capiti mai più quello che è successo al piccolo Giovanni e lo possiamo fare solo insieme”, ha dichiarato il sindaco.

“Siamo noi i veri familiari e amici di Giovanni”, commenta son Luciano il parroco del Regina Margherita che lo ha battezzato. “Sei forte Giovanni, intercedi per i tanti bambini a cui viene negato il diritto alla vita”.

Una sottoscrizione in memoria di Giovanni

Il Comune di Settimo Torinese ha aperto una sottoscrizione in memoria del neonato. Il denaro raccolto sarà destinato ad associazioni territoriali che si occupano di bambini. Il Comune ha messo a disposizione per la raccolta delle donazioni la Fondazione Comunità Solidale Onlus, con sede nell’Ospedale Civico di Settimo. L’Iban della Fondazione Comunità Solidale da utilizzare in caso di donazioni è: IT29Z0335901600100000138602 (Banca Prossima-Milano).

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