Gisella non è una truffatrice: non chiede soldi a nessuno

Gisella non è una truffatrice: non chiede soldi a nessuno

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Solange Marchignoli, legale di Gisella Cardia, difende la “veggente” della Madonna di Trevignano, sottolineando che non c’è truffa nelle donazioni ricevute. Gisella non chiede soldi direttamente ai fedeli ma accetta donazioni spontanee. Tuttavia, alcuni ritengono che queste pratiche possano essere pericolose e alimentare false speranze. La veggente continua a svolgere dirette online e ad incoraggiare le donazioni alla Madonna. Mentre la Chiesa e gli ex collaboratori esprimono preoccupazione per la situazione, il legale conferma che il codice penale attuale non vieta tali attività.

Gisella Cardia e le donazioni alla Madonna di Trevignano

Solange Marchignoli, il legale di Gisella Cardia, difende la veggente della Madonna di Trevignano sottolineando che non c’è nulla di illegale in ciò che fa. Marchignoli afferma che non vi è alcun reato di truffa, poiché tutte le donazioni sono un atto di liberalità e Gisella non promette nulla ai fedeli. Anche Paola Felli, ex portavoce della veggente, ribadisce che il chiedere donazioni può creare una pericolosa presedenza in Italia.

Alcuni fedeli che si recano nel Campo delle Rose per incontrare Gisella affermano di essere lì solo per pregare e non vedere nulla di male in ciò che fanno. Tuttavia, la presenza di Gisella sul web suscita preoccupazione, in quanto potrebbe essere vista da tutto il mondo. La veggente svolge dirette online in cui legge presunti messaggi della Madonna e accetta donazioni attraverso il sito ufficiale della Madonna di Trevignano e il suo canale YouTube.

Nonostante le critiche e le preoccupazioni espresse da alcuni, Gisella Cardia continua a offrire ai fedeli la possibilità di donare alla Madonna di Trevignano. La veggente sostiene di vedere la Madonna e invita i sostenitori a destinare il 5×1000 alla causa. Sia il legale Marchignoli che la ex portavoce Felli ribadiscono che non vi è nulla di illegale nelle donazioni alla Madonna e che il codice penale rimane immutato in merito a questa pratica.

La difesa legale di Gisella Cardia

Solange Marchignoli, avvocato di Gisella Cardia, ha difeso la veggente della Madonna di Trevignano durante una recente intervista a “Mattino 4”, sottolineando che non vi è alcuna attività illegale nelle donazioni ricevute. Marchignoli ha ribadito che non vi è alcun reato di truffa, poiché le donazioni sono atti di pura liberalità e Gisella non promette nulla in cambio. L’avvocato ha sottolineato che la legge è laica e il codice penale non può essere modificato a piacimento.

Le dichiarazioni della ex portavoce

Paola Felli, ex portavoce e collaboratrice di Gisella Cardia, ha espresso preoccupazione riguardo alla pratica delle donazioni alla Madonna di Trevignano. Felli ha sottolineato che accettare questo comportamento potrebbe aprire la strada a pratiche simili in Italia, mettendo in pericolo la società. La ex portavoce ha evidenziato i rischi legati alle dirette web della veggente e alla possibilità di effettuare donazioni tramite il sito ufficiale o il canale YouTube.

Le testimonianze dei fedeli

Alcuni fedeli che hanno visitato il Campo delle Rose, luogo delle presunte apparizioni della Madonna di Trevignano, hanno difeso la loro presenza come un atto di preghiera innocuo. Tuttavia, la presenza di Gisella Cardia sul web e la facilità con cui è possibile effettuare donazioni hanno sollevato preoccupazioni tra i sostenitori. Le dichiarazioni della ex portavoce evidenziano il rischio della visibilità internazionale della veggente e delle implicazioni delle attività di raccolta fondi.

Il ruolo della Madonna di Trevignano

Nonostante le polemiche, Gisella Cardia continua a sostenere di ricevere messaggi dalla Madonna di Trevignano e di essere chiamata a diffondere la sua parola. La possibilità di donare alla Madonna attraverso varie piattaforme online rimane aperta, alimentando il dibattito sull’autenticità delle presunte visioni. Mentre la veggente difende la sua missione, i suoi sostenitori continuano a mostrarle sostegno nonostante le critiche della ex portavoce e delle autorità ecclesiastiche.

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