Gli ambientalisti si interrogano sull’impatto dell’azione dell’UE sul clima
L’articolo pubblicato originariamente in inglese è stato tradotto in italiano e ripubblicato con modifiche sostanziali. Le elezioni europee del 2019 sono state caratterizzate dalla cosiddetta Onda Verde, che ha visto l’azione per il clima diventare un elemento centrale dell’agenda politica. Ma con le nuove elezioni in arrivo, cosa pensano gli attivisti per il clima degli ultimi 5 anni?
“Le elezioni stanno arrivando”, ricorda allegramente un’attivista a una donna anziana mentre le consegna un volantino, in una mite giornata di primavera a Bruxelles. La sezione cittadina di Extinction Rebellion sta organizzando una protesta nella Place Jean Rey, a pochi passi dal Parlamento europeo. Con meno di due mesi alle elezioni, oltre 400 milioni di persone avranno l’opportunità di votare per decidere il futuro del Parlamento.
I circa 100 manifestanti bloccano una strada sotto l’occhio vigile della polizia, chiedendo la fine immediata dei sussidi ai combustibili fossili per affrontare la crisi climatica. La dottoressa Angela Huston Gold, portavoce di United for Climate Justice, sottolinea l’importanza del ruolo dell’Europa nell’alimentare questa crisi e la necessità di agire con urgenza.
Gli attivisti per il clima si stanno nuovamente mobilitando per far sentire la loro voce. Cinque anni fa, il movimento ambientalista era al culmine della sua forza, con gli scioperi scolastici guidati da Greta Thunberg che hanno spinto l’azione per il clima all’attenzione politica. I Verdi hanno ottenuto un risultato storico nelle elezioni europee, primeggiando nei sondaggi in diverse città europee e aumentando il numero di eurodeputati a 71.
Laila Kriechbaum, attivista di Fridays for Future, ricorda l’entusiasmo e la determinazione del movimento nel 2019, evidenziando l’impatto positivo che i giovani possono avere quando si uniscono per una causa comune. Questo slancio ha portato all’adozione del Green Deal europeo, una strategia legislativa ambiziosa che mira a rendere l’Unione europea neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.
Nonostante alcuni successi nella politica ambientale, come la strategia REPower EU e la legge sulla deforestazione, l’Europa affronta un contraccolpo verde. I Verdi stanno perdendo terreno nei sondaggi e l’estrema destra sta guadagnando consensi, mettendo a rischio importanti leggi ambientali.
Gli attivisti per il clima, consapevoli della necessità di accelerare gli sforzi per ridurre le emissioni e raggiungere gli obiettivi climatici, si stanno preparando per le elezioni europee di giugno. Movimenti come Extinction Rebellion e Fridays for Future stanno organizzando proteste di massa e scioperi per mettere pressione sui politici e sensibilizzare l’opinione pubblica.
Nonostante le sfide e i contraccolpi, gli attivisti per il clima rimangono determinati a continuare la lotta per un futuro sostenibile. Con la siccità che colpisce varie regioni europee e gli incendi boschivi che divampano con crescente intensità, l’urgenza di agire per affrontare la crisi climatica è sempre più evidente.
È essenziale coinvolgere attivamente i responsabili del cambiamento e fare pressione per politiche ambientali più ambiziose e concrete. Solo con un impegno costante e unito sarà possibile affrontare efficacemente le sfide climatiche e proteggere il nostro pianeta per le generazioni future.