Guarire dal COVID-19: Sintomi, Durata, Identificazione e Gestione del Contagio
Il direttore sanitario Fabrizio Pregliasco ha lanciato l’allarme sull’epidemia influenzale in Australia, caratterizzata dalla variante AH3N2, immune alle difese del sistema immunitario. La preoccupazione è che possa diffondersi anche in Italia, con stime simili all’epidemia di due anni fa, che ha colpito un italiano su quattro. Il cardiologo Gabrielli sottolinea che i sintomi influenzali possono aumentare il rischio di infarti, soprattutto tra le donne e in alcuni ambienti di lavoro. È importante essere consapevoli di questi rischi e adottare tutte le precauzioni necessarie per proteggere la propria salute.
Preoccupazione per l’influenza AH3N2 in Italia
Il primo allarme è stato lanciato da Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi e virologo dell’Università degli studi di Milano, che ha sottolineato l’importanza di guardare all’Australia per prevedere l’impatto della stagione influenzale. In Australia, infatti, si è verificata la seconda stagione influenzale più grave degli ultimi 10 anni, con il predominio del virus AH3N2, noto per la sua capacità di eludere le difese del sistema immunitario. L’allarme per una possibile diffusione in Italia è concreto, con stime che indicano numeri simili a quelli registrati due anni fa.
Questo virus influenzale particolarmente immunoevasivo non colpisce solo il sistema respiratorio, ma potrebbe anche avere effetti sul sistema cardiovascolare. Il cardiologo Gabrielli ha evidenziato che l’influenza AH3N2 potrebbe portare ad un aumento dei casi di infarto, soprattutto considerando i sintomi differenti che possono manifestarsi nelle donne. Inoltre, alcuni tipi di lavori potrebbero essere a rischio maggiore a causa dell’esposizione al virus.
Per affrontare al meglio la possibile diffusione dell’influenza AH3N2 in Italia, è fondamentale adottare misure preventive come la vaccinazione e l’igiene delle mani. Inoltre, è importante rimanere informati sulle ultime raccomandazioni delle autorità sanitarie e consultare un medico in caso di sintomi influenzali.
La collaborazione tra istituzioni sanitarie, medici e la popolazione in generale è essenziale per contenere il rischio di epidemia influenzale e proteggere la salute di tutti. Con una corretta informazione e un’azione tempestiva, è possibile ridurre l’impatto dell’influenza AH3N2 e garantire una stagione influenzale più sicura per tutti.
Preoccupazione per l’impatto dell’influenza AH3N2 in Italia
Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi e virologo dell’Università degli studi di Milano, ha lanciato l’allarme riguardo alle previsioni per la stagione influenzale in Italia. Prevedendo l’impatto della stagione influenzale guardando a quanto accaduto in Australia, dove l’inverno è appena terminato, Pregliasco ha evidenziato la gravità della seconda stagione influenzale più pesante degli ultimi 10 anni in Australia. L’AH3N2, una variante del virus influenzale con capacità immunoevasiva, è stata il virus predominante durante questa stagione.
Le preoccupazioni riguardano la possibile diffusione di questa variante influenzale anche in Italia, con stime che indicano numeri simili a due anni fa, quando un italiano su quattro fu colpito dall’influenza. Il timore riportato da Pregliasco è che l’AH3N2 possa presentarsi nel nostro paese e causare notevoli problemi sanitari.
Il cardiologo Gabrielli ha sollevato la possibilità che l’aumento dei casi di influenza possa anche portare a un aumento degli infarti. I sintomi dell’influenza, inoltre, possono presentarsi in modi diversi nelle donne rispetto agli uomini. Gabrielli ha inoltre sottolineato che ci sono alcune categorie di lavoratori a rischio maggiormente esposti a contrarre l’influenza e a sviluppare complicanze.
È fondamentale adottare misure preventive e seguire le indicazioni dei professionisti sanitari per proteggersi da questa potenziale epidemia influenzale, che potrebbe avere conseguenze gravi per la salute pubblica.
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