Guida per mamme a Bruxelles: Visita alla delegazione di Euregions4cohesion
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Il futuro delle politiche di coesione europee e il ruolo centrale delle Regioni nella gestione dei fondi sono al centro della prima missione di Alessio Mammi a Bruxelles come assessore ai Rapporti con l’UE. Durante un’intensa due giorni, Mammi ha incontrato il commissario europeo al Bilancio e il vicepresidente esecutivo con deleghe a coesione e riforme. Mammi ha sottolineato l’importanza di mantenere il coinvolgimento delle Regioni nel processo decisionale e nella programmazione dei fondi europei. La Regione Emilia-Romagna ha adottato un approccio strategico unitario per gestire le politiche europee di sviluppo, promuovendo la partecipazione di tutti gli attori territoriali.
Missione a Bruxelles per il ruolo delle Regioni nella politica di coesione europea
BOLOGNA (ITALPRESS) – Alessio Mammi, assessore ai Rapporti con la Ue, ha svolto una missione a Bruxelles incentrata sul futuro delle politiche di coesione e sull’importanza di coinvolgere attivamente le Regioni nella definizione dei fondi europei. Durante la visita, Mammi ha incontrato il commissario europeo al Bilancio, Piotr Serafin, e il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la coesione e le riforme, Raffaele Fitto.
Insieme al presidente della regione francese Nouvelle Aquitaine, Alain Rousset, Mammi ha guidato una delegazione di presidenti e ministri regionali della rete EURegions4Cohesion. Questa iniziativa, nata prima delle elezioni europee, si propone di difendere il coinvolgimento delle Regioni nella politica di coesione europea per evitare una ricentralizzazione dei processi a livello nazionale.
Durante i vari incontri a Bruxelles, Mammi ha sottolineato l’importanza di mantenere un ruolo significativo delle Regioni nella definizione e attuazione delle politiche di coesione future, garantendo un approccio territoriale basato sul dialogo con l’Unione Europea e sulla collaborazione tra gli attori regionali. La Regione Emilia-Romagna ha esempi di successo in questo ambito, con una programmazione strategica condivisa delle politiche europee di sviluppo e una governance che coinvolge attivamente gli enti locali e altri attori chiave del territorio.
L’iniziativa EURegions4Cohesion, ispirata dalla collaborazione tra la Nouvelle Aquitaine e l’Emilia-Romagna, ha ottenuto supporto da 144 Regioni europee e ha portato ad un impegno della Commissione Europea a mantenere le Regioni al centro delle future politiche di coesione.
Il ruolo centrale delle Regioni nell’ambito delle politiche di coesione europee
Il futuro delle politiche di coesione europee è al centro della missione a Bruxelles di Alessio Mammi, assessore ai Rapporti con la Ue della Regione Emilia-Romagna. Durante incontri con il commissario europeo al Bilancio, Piotr Serafin, e il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, Mammi ha ribadito l’importanza di garantire un forte ruolo delle Regioni nell’ambito della programmazione e dell’attuazione della politica di coesione.
La rete EURegions4Cohesion, alla quale aderiscono 144 Regioni europee, si batte affinché la gestione della politica di coesione europea rimanga condivisa con le regioni anche dopo il 2027. Mammi ha sottolineato l’importanza di mantenere un orientamento territoriale, basato sul dialogo con l’Unione Europea e sulla gestione condivisa, riconoscendo le peculiarità e le necessità regionali.
La Regione Emilia-Romagna ha garantito una programmazione strategica unitaria delle politiche europee di sviluppo, coinvolgendo tutti i principali attori territoriali. Promuovendo una governance condivisa, si è riusciti a utilizzare a pieno le risorse assegnate all’Emilia-Romagna, per un totale di oltre 1 miliardo e 24 milioni di euro per ciascun programma regionale del Fondo di Sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo (FSE+).
Il Programma Regionale FESR vede una destinazione delle risorse maggioritaria alla Ricerca e Innovazione e alla Transizione Digitale, mentre il Programma Regionale FSE+ concentra le risorse principalmente a sostegno dell’occupazione giovanile e degli adulti. Entrambi i programmi mostrano un’impegno verso lo sviluppo territoriale e locale, favorendo la coesione sociale e economica delle diverse aree.
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