Hezbollah attacca, Israele risponde: tensioni nel Medio Oriente

Hezbollah attacca, Israele risponde: tensioni nel Medio Oriente

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Durante la notte, Hezbollah ha attaccato Israele con razzi e droni in risposta all’uccisione del comandante Fuad Shukr. L’esercito israeliano ha risposto colpendo numerosi obiettivi in Libano. Hezbollah ha rivendicato oltre 320 razzi lanciati verso Israele e ha preso di mira 11 basi militari. L’IDF ha dichiarato di aver attaccato le postazioni di Hezbollah in Libano per proteggere il territorio israeliano. Prima dell’attacco contro Hezbollah, Israele aveva condotto raid aerei nella Striscia di Gaza. Il presidente Biden sta seguendo da vicino la situazione in Israele e Libano.

Escalation di violenza tra Israele e Hezbollah

In risposta all’uccisione del comandante militare di Hezbollah, Fuad Shukr, il gruppo militante ha lanciato centinaia di razzi e droni esplosivi verso Israele. L’esercito israeliano ha reagito colpendo numerosi obiettivi, mentre la milizia sciita ha rivendicato l’attacco a siti militari israeliani e il lancio di oltre 320 razzi verso il nord del Paese, insieme a droni carichi di esplosivi. Questa escalation di violenza ha portato all’attacco di 11 basi militari da parte di Hezbollah.

Le autorità israeliane hanno affermato di aver colpito le postazioni di Hezbollah in Libano da cui partono i razzi diretti verso Israele, cercando così di proteggere il territorio nazionale dagli attacchi. L’esercito ha concentrato i suoi sforzi nel rimuovere le minacce interne e ha deciso di attaccare diverse aree nel Libano meridionale per contrastare l’offensiva dell’organizzazione terroristica.

Prima di lanciare l’offensiva contro Hezbollah, l’esercito israeliano ha condotto raid aerei nella Striscia di Gaza, causando la morte di oltre 70 persone. Il ministro della Difesa israeliano ha dichiarato lo stato di emergenza nel Paese per le prossime 48 ore, mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha assicurato un monitoraggio attento degli eventi in corso in Israele e Libano. La situazione resta estremamente tesa, con il rischio di una possibile escalation che potrebbe portare a una guerra a livello regionale.

Escalation di violenza tra Hezbollah e Israele

Nella notte, Hezbollah ha risposto alle azioni di Israele lanciando centinaia di razzi e droni esplosivi, in vendetta per l’uccisione del comandante Fuad Shukr lo scorso luglio. Questo attacco ha scatenato una serie di bombardamenti da parte dell’esercito israeliano, che ha colpito centinaia di obiettivi in risposta all’aggressione dell’organizzazione terroristica sciita. I razzi sono stati lanciati verso il nord di Israele e diversi droni sono stati diretti contro siti militari, portando alla distruzione di 11 basi militari.

Il portavoce dell’IDF ha dichiarato che le operazioni israeliane miravano a eliminare le minacce provenienti dai gruppi terroristici in Libano, tra cui Hezbollah. Decine di aerei sono stati impiegati per attaccare obiettivi nel Libano meridionale, con l’obiettivo di proteggere il territorio israeliano e neutralizzare le minacce in arrivo dal confine settentrionale.

Prima dell’attacco contro Hezbollah, le forze armate israeliane hanno condotto raid aerei nella Striscia di Gaza, causando la morte di oltre 70 persone. Il ministro della Difesa israeliano ha dichiarato lo stato di emergenza in Israele per le prossime 48 ore, mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta seguendo attentamente la situazione in Israele e Libano attraverso il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca.

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