H&M chiude 4 negozi, l’ira dei sindacati: “Inaccettabile”
H&M chiude quattro negozi e licenzia quasi 100 persone, scatenando l’ira dei sindacati, che ritengono “inaccettabile” la decisione dell’azienda, dato che non si trova in una situazione di crisi economica.
Sindacati: “Scelta inaccettabile”
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS fanno sapere che si tratta di una decisione presa in maniera unilaterale, mentre era in corso un confronto tra le parti. Si spengono così le luci dei negozi di Milano, Cremona e Mestre, mentre 95 dipendenti del colosso dell’abbigliamento si ritroveranno presto senza occupazione. Per loro si potrebbe aprire qualche chance nel caso in cui H&M decida di aprire nuove sedi. L’azienda, infatti, applica una preselezione interna, per le nuove assunzioni, tra coloro che hanno già lavorato per il noto marchio e hanno voglia di mettersi in gioco trasferendosi in una nuova città.
La chiusura dei quattro negozi è prevista ad agosto. Ma i sindacati non ci stanno e dichiarano con decorrenza immediata lo stato di agitazione dei dipendenti H&M e l’adozione di tutte le misure consentite a tutela della dignità e dei diritti dei lavoratori.
La risposta dell’azienda
H&M si mostra ferma sulla decisione di licenziare i suoi dipendenti. A sostegno della scelta drastica, che penalizza l’economia delle città coinvolte, ua visione aziendale aperta ai cambiamenti del mercato globale e la volontà di continuare a investire in Italia, nonostante la deicisione di chiudere quattro punti vendita.