Hotel nello spazio: vacanze di lusso per sei passeggeri dal 2022

Hotel nello spazio: vacanze di lusso per sei passeggeri dal 2022

Hotel nello spazio, la compagnia aerospaziale Orion Span ha lanciato l’Aurora Space Station, una stazione spaziale con hotel di lusso al suo interno. Il nuovo hotel ospiterà, a partire dal 2022, fino a 6 persone per una permanenza di 12 giorni.

Il prezzo, paradossalmente economico rispetto ai concorrenti del settore, è di 8 milioni di euro a testa con caparra di 65 mila euro.

Hotel nello spazio: l’inaugurazione nel 2021

L’inaugurazione avverrà nel 2021 ma il colosso Orion Span ha già aperto le iscrizioni e le prenotazioni.

I clienti di questo soggiorno molto particolare vivranno a gravità zero in letti comodi, internet ad alta velocità, un panorama senza precedenti ed escursioni. A guidare gli ospiti nell’esperienza saranno due membri di equipaggio.

L’innovativo hotel orbiterà intorno alla terra ogni 90 minuti rendendo possibile la visione di 16 albe e tramonti ogni 24 ore.

Hotel nello spazio: gli ospiti potranno conservare dei souvenir

«Gli ospiti orbiteranno in albergo a 200 miglia dalla superficie, sperimentando la gravità zero per tutto il tempo. Durante il soggiorno faremo anche delle ricerche, ad esempio su come coltivare il cibo nello spazio, cibo che lasceremo portare a casa dai nostri ospiti come souvenir. Avremo anche un’esperienza di realtà virtuale, quello che chiamiamo il “ponte ologrammi” (holodeck), dal nome di Star Trek. Infine, quando gli ospiti torneranno a casa sulla Terra, saranno accolti come degli eroi» ha dichiarato a Forbes il Ceo di Orion Span, Frank Bunger.

Non crediate però di preparare l’occorrente per il viaggio come d’abitudine, prima della partenza infatti bisognerà sottoporsi a tre mesi di allenamento e preparazione divisi in tre diverse fasi che sono ancora in via di completamento.

Alla fine dei tre mesi verrà rilasciato un attestato riconosciuto per eventuali altri viaggi nello spazio.

Dal 5 aprile la lista delle prenotazioni ha iniziato a riempirsi, ma il progresso non si ferma e il colosso aerospaziale sta già valutando l’introduzione dei primi condomini nello spazio.

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