Hotel Rigopiano: i condannati nel processo/ Il padre di Stefano Feniello critica: “Mondo sottosopra”

Hotel Rigopiano: i condannati nel processo/ Il padre di Stefano Feniello critica: “Mondo sottosopra”

Il 18 gennaio 2017 l’Hotel Rigopiano fu sepolto da una valanga, causando la morte di 29 persone. Dopo due gradi di giudizio, il primo nel 2023 e il secondo nel 2024, si sono registrate condanne e assoluzioni per diversi imputati, tra cui dirigenti comunali e provinciali. Le famiglie delle vittime hanno lottato per ottenere giustizia, ma hanno espresso delusione per le sentenze emesse. Il processo è giunto ora in Cassazione, dove verrà discusso un ricorso contro le decisioni prese in appello. Le polemiche sulle responsabilità e sulla gestione dell’emergenza continuano a suscitare dibattiti e critiche.

Processo Hotel Rigopiano: dalla tragedia alle sentenze di primo grado e d’appello

Nel gennaio del 2017, l’Hotel Rigopiano fu teatro di una tragedia che costò la vita a 29 persone, tra ospiti e membri dello staff. Solo 11 sopravvissuti testimoniarono l’orrore della valanga che seppellì l’intero resort. Le famiglie delle vittime, unite in un comitato, iniziarono una strenua battaglia per ottenere giustizia.

L’inchiesta sull’hotel Rigopiano mise in luce il ritardo nei soccorsi e presunte irregolarità nella struttura dell’albergo, collassato sotto il peso di 120mila tonnellate di neve. Il processo vide coinvolte 30 persone, tra rappresentanti istituzionali e dirigenti dell’albergo, con 25 assoluzioni e 5 condanne emesse nel primo grado.

Nel 2023, la sentenza di appello confermò 8 condanne e 22 assoluzioni, rivolgendo punteggi di colpevolezza nei confronti di figure chiave come l’ex prefetto di Pescara e il sindaco di Farindola. Le famiglie delle vittime, non soddisfatte di queste decisioni, attesero il ricorso in Cassazione per ottenere una riforma delle sentenze.

Alessio Feniello, padre di Stefano tra le vittime, manifestò il suo dissenso nei confronti delle condanne emesse, ritenendo che giustizia non fosse stata fatta per intero. La battaglia legale per far emergere la verità sulle responsabilità nella gestione dell’emergenza al Rigopiano prosegue, con la speranza di rendere giustizia alle vittime e alle loro famiglie.

Processo Hotel Rigopiano: le sentenze di primo grado e di appello

La tragedia dell’Hotel Rigopiano, avvenuta il 18 gennaio 2017, ha segnato la perdita di 29 vite umane, di cui 18 ospiti e 11 membri dello staff. Dopo diversi gradi di giudizio, il processo ha portato a condanne e assoluzioni per gli imputati coinvolti nel disastro. Le famiglie delle vittime, unite in un comitato, hanno lottato per avere giustizia e fare chiarezza sul ritardo nei soccorsi e sulle presunte irregolarità presenti nell’albergo.

Il primo grado di giudizio ha visto imputati 30 soggetti, di cui 29 hanno scelto il rito abbreviato. Le accuse si sono concentrate sulle responsabilità dei dirigenti comunali e provinciali nella gestione dell’emergenza e della viabilità locale, già compromessa da forti nevicate. Dopo la sentenza di primo grado, che ha portato a 25 assoluzioni e 5 condanne, è seguito l’appello che ha ribaltato parzialmente le sorti degli imputati.

Nella sentenza d’appello, emessa il 14 febbraio scorso, sono state riconfermate alcune condanne e assoluzioni, ma rimane il disappunto per l’assenza di condanne nei confronti della Regione e della Provincia. Le famiglie delle vittime continuano a lottare per ottenere giustizia e per fare in modo che tragedie come quella dell’Hotel Rigopiano non accadano mai più. Il cammino verso la verità e la giustizia continua, con l’udienza in Cassazione che si terrà il prossimo 27 novembre.

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