I governi dell’UE approvano più caccia e abbattimenti di lupi

I governi dell’UE approvano più caccia e abbattimenti di lupi

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Gli ambientalisti hanno denunciato un accordo segreto dell’Ue che propone di ridurre la protezione dei lupi in Europa. La proposta prevede la declassazione dello status del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”, permettendo l’abbattimento della specie. La decisione favorevole è stata influenzata soprattutto dalla Germania. Gruppi ambientalisti hanno criticato duramente la mossa, mentre il Ppe si è complimentato per il passo avanti. La Commissione europea ha accolto l’accordo provvisorio, sottolineando che gli Stati membri dovranno comunque garantire la conservazione della specie. La proposta sarà presentata alla riunione della Convenzione di Berna a dicembre.

Controversia sull’abbattimento dei lupi nell’UE

Ambientalisti hanno denunciato come “vergognoso” un accordo segreto tra i governi dell’UE, ad eccezione di due, che ha approvato una proposta della Commissione europea per alleggerire le misure di protezione dei lupi, specie in crescita in Europa.

L’UE ha compiuto un passo verso la legalizzazione dell’abbattimento o della caccia ai lupi: i governi hanno concordato di proporre modifiche alla convenzione internazionale sulla conservazione della fauna selvatica, suscitando critiche da parte dei gruppi ambientalisti.

Il lupo nell’UE non sarà più categorizzato come “strettamente protetto” ma come “protetto”, permettendo potenzialmente l’abbattimento della specie. La Germania ha avuto un ruolo chiave nel favoreggiare tale decisione, influenzando il voto ponderato utilizzato nel Consiglio dell’UE.

Gruppi ambientalisti hanno condannato fermamente l’accordo, definendolo una minaccia per la biodiversità. Al contrario, il Partito Popolare Europeo ha elogiato l’intesa, affermando che si tratta di un progresso importante per gestire l’aumento delle popolazioni di lupi e proteggere le comunità rurali.

Accordo controverso dell’UE per alleggerire la protezione dei lupi



Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese.
Gli ambientalisti hanno denunciato come “vergognoso” un accordo segreto che ha visto tutti i governi dell’UE, tranne due, acconsentire a una proposta della Commissione europea per alleggerire la protezione delle popolazioni di lupi in crescita in Europa.
L’UE ha fatto un passo avanti verso la legalizzazione dell’abbattimento o della caccia ai lupi: oggi i governi hanno concordato di proporre modifiche a una convenzione internazionale sulla conservazione della fauna selvatica, in una mossa criticata dai gruppi ambientalisti. I diplomatici dell’UE hanno deciso, a porte chiuse, di votare a favore della presentazione di una mozione per declassare lo status dei lupi ai sensi della Convenzione di Berna del 1979 sulla conservazione della vita selvatica e degli habitat naturali in Europa, una proposta avanzata dalla Commissione europea lo scorso dicembre.
Il lupo nell’UE non sarà più “strettamente protetto” ma “protetto”. A far pendere l’ago della bilancia a favore della posizione dell’esecutivo europeo sembra essere stata in gran parte la Germania, la voce più potente nell’ambito del sistema di voto ponderato utilizzato nel Consiglio dell’UE. Mercoledì i ministri hanno votato la proposta. Secondo fonti diplomatiche, solo l’Irlanda e la Spagna si sono espresse contro, mentre la Slovenia, Cipro, Malta e il Belgio si sono astenuti. Secondo la proposta, lo status del lupo verrebbe declassato da “strettamente protetto” a “protetto” ai sensi della Convenzione di Berna, il che consentirebbe all’UE di modificare la Direttiva Habitat per alleggerire la protezione della specie che, secondo le norme attuali, può essere uccisa solo con un’autorizzazione specifica in circostanze attenuanti.
I gruppi verdi sono stati unanimi nel condannare la decisione dei governi. “Assecondando campagne allarmistiche populistiche e abbandonando i fatti e le soluzioni pragmatiche, sia l’UE che il governo tedesco stanno ulteriormente minando la democrazia e la coesione europea”, ha dichiarato Sophie Ruysschaert, specialista di ripristino della natura presso BirdLife Europe. Le proteste e i timori degli ambientalisti contrastano con la soddisfazione nel PPE. Per Sabien Leemans, senior policy officer per la biodiversità presso l’Ufficio politico europeo del WWF, la mossa invia un “segnale disastroso e vergognoso da parte dell’Europa” meno di un mese prima che i leader mondiali si riuniscano in Colombia per la Conferenza delle Parti (Cop16) della Convenzione Onu sulla Diversità Biologica. “Come possiamo chiedere ad altre regioni di proteggere la loro biodiversità e di convivere con specie come tigri, leoni o elefanti, quando non possiamo convivere con il lupo?”, ha chiesto Leemans. Il Partito Popolare Europeo (PPE) si è invece congratulato per la decisione di un accordo intergovernativo, che ha attribuito ad “anni di pressioni persistenti” da parte del gruppo più numeroso del Parlamento europeo. “Si tratta di un importante passo avanti nell’affrontare il forte aumento delle popolazioni di lupi, che rappresentano una minaccia crescente per la pastorizia, il turismo e le comunità rurali in tutta Europa”, ha dichiarato l’eurodeputato Herbert Dorfmann, responsabile della politica agricola del PPE. Peter Liese, a capo della delegazione del PPE presso la commissione parlamentare per l’ambiente, ha fatto eco ai commenti di Dorfmann, affermando che “le persone sono preoccupate per l’aumento della popolazione di lupi in Europa”.
Gli Stati membri dovranno comunque garantire la conservazione della specie. La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo provvisorio, sottolineando che gli Stati membri dell’UE saranno obbligati a “mantenere uno stato di conservazione favorevole per la specie anche dopo il cambiamento di status”. “Quando si tratta di modifiche al diritto dell’UE, siamo stati molto chiari sul fatto che stiamo parlando del lupo e solo del lupo,” ha dichiarato un portavoce ai giornalisti. Anche il Copa-Cogeca, il più potente gruppo di interesse degli agricoltori europei a Bruxelles, ha accolto con favore il segnale dei governi. “Siamo lieti di vedere che le istituzioni dell’Unione europea ascoltano le esigenze degli agricoltori e degli abitanti delle zone rurali, nonostante le numerose pressioni esercitate da coloro che spesso non hanno a che fare con le conseguenze degli attacchi,” ha dichiarato in un comunicato. Dopo l’approvazione da parte dei ministri domani, la proposta dell’UE sarà presentata alla riunione del Comitato permanente della Convenzione di Berna prevista per l’inizio di dicembre.

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