L’ultimo rapporto sulla disoccupazione nell’Unione europea rivela che 13 milioni di persone sono senza lavoro, ma la tendenza è stabile, con un calo dello 0,1% ad agosto rispetto ai mesi precedenti. Il tasso di disoccupazione rimane al 6,4% nell’Eurozona, con Grecia, Spagna e Svezia che presentano i maggiori tassi. Le donne disoccupate sono più numerose degli uomini, mentre la disoccupazione giovanile supera il 14%, con picchi in Spagna, Svezia ed Estonia. Questi dati, pubblicati da Eurostat, evidenziano la sfida della disoccupazione in Europa, con particolare attenzione verso i giovani e le donne.
Il tasso di disoccupazione dell’Eurozona è rimasto al 6,4% nei mesi di giugno, luglio e agosto, con un calo dello 0,2% rispetto all’agosto dello scorso anno. Stabile anche il tasso dell’intera Unione Europea (-0,1%). Grecia, Spagna e Svezia presentano i tassi di disoccupazione più elevati, con Spagna in testa con l’11,3%, seguita da Grecia (9,5%) e Svezia (8,4%). Questi tre Paesi evidenziano anche alti tassi di disoccupazione femminile.
La cattiva notizia è che 13 milioni di persone, corrispondenti al 5,9% della popolazione dell’UE, sono ancora disoccupate. Tuttavia, la tendenza è stabile e la disoccupazione è diminuita dello 0,1% ad agosto rispetto ai mesi precedenti. Le donne disoccupate sono numericamente superiori agli uomini, con il 6,1% delle donne contro il 5,7% degli uomini.
Inoltre, i dati di Eurostat evidenziano un tasso di disoccupazione giovanile oltre il 14% per i giovani europei sotto i 25 anni, con le percentuali più alte registrate in Spagna (24,7%), Svezia (23,8%) ed Estonia (22,7%). Questi numeri dimostrano la sfida che i giovani devono affrontare sul mercato del lavoro.
Per ulteriori dettagli e approfondimenti, è possibile visionare il video di Euronews nel player qui sopra. I dati raccolti offrono uno spaccato della situazione attuale della disoccupazione nell’UE e sottolineano l’importanza di politiche mirate per contrastare questo fenomeno.
Recenti statistiche sulla disoccupazione nell’Unione Europea mostrano dati contrastanti. Da un lato, ci sono buone notizie: la disoccupazione complessiva è scesa dello 0,1% ad agosto rispetto ai mesi precedenti. Dall’altro, però, 13 milioni di persone nell’UE sono ancora senza lavoro, corrispondente al 5,9% della popolazione del blocco.
Il tasso di disoccupazione rimane stabile anche nell’Eurozona, fermandosi al 6,4% nei mesi di giugno, luglio e agosto. Questo rappresenta comunque un calo dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia, alcuni Paesi come Spagna, Grecia e Svezia continuano a registrare livelli di disoccupazione particolarmente elevati, con tassi che superano il 9%.
Inoltre, i dati evidenziano disparità di genere nella disoccupazione: le donne disoccupate nell’UE risultano essere più numerose degli uomini, con una percentuale del 6,1% contro il 5,7%. Questo divario si riflette anche nei Paesi con i tassi più alti, come Spagna, Grecia e Svezia, dove le donne sono colpite in modo particolarmente pesante.
Uno dei dati più preoccupanti riguarda la disoccupazione giovanile, che supera il 14% tra i giovani europei sotto i 25 anni. Paesi come Spagna, Svezia ed Estonia registrano i tassi più elevati, con percentuali che sfiorano il 25%. Questo rappresenta una sfida significativa per l’Europa, con il rischio di avere un impatto duraturo sul futuro dell’occupazione e della crescita economica. Per approfondimenti, è possibile consultare il video di Euronews allegato.
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