Iddu” Germano: L’uomo dietro ad ogni azione malvagia

Iddu” Germano: L’uomo dietro ad ogni azione malvagia

Il film “Iddu” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza racconta la vita di personaggi come il boss mafioso Matteo Massina Denaro attraverso una prospettiva umana e priva di fascino. Secondo l’attore Elio Germano, è importante vedere i mafiosi come esseri umani per poter combattere efficacemente la mafia. La preparazione per il film si è basata su documenti reali e atti processuali. Toni Servillo, co-protagonista, interpreta il ruolo di un politico che cerca di avvicinarsi a Matteo per catturarlo. Entrambi gli attori sottolineano l’importanza di interpretare i cattivi come persone reali per intensificare la realtà senza appiattirla.

Elio Germano e Toni Servillo parlano del film “Iddu” alla Mostra del Cinema di Venezia

Elio Germano, durante un punto stampa alla Mostra del Cinema di Venezia, ha parlato della sua interpretazione del boss mafioso Matteo Messina Denaro nel film “Iddu” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. L’attore ha sottolineato l’importanza di raccontare la vita di questi personaggi senza idealizzarli, mostrandone la mediocrità e la banalità del male. Secondo Germano, i cattivi non devono essere visti come entità distanti da noi, ma come esseri umani influenzati dal contesto sociale in cui vivono.

Germano ha evidenziato la necessità di comprendere le motivazioni di chi compie azioni malvagie, sottolineando che dietro a ogni atto nefasto si nasconde un essere umano. Ha sottolineato l’importanza di trasmettere valori positivi per contrastare la mentalità mafiosa e ha raccontato che la preparazione per il ruolo si è basata su documenti e testimonianze reali legate alla cattura di Matteo Messina Denaro.

Il co-protagonista del film, Toni Servillo, ha descritto il suo personaggio Catello come un saltimbanco disperato che cerca di catturare il latitante per ottenere benefici personali. Servillo ha sottolineato la complessità della sua interpretazione e l’approccio dei registi Grassadonia e Piazza, che affrontano temi sociali con passione e senza perdere di vista la denuncia. Ha evidenziato la differenza tra il grottesco e il farsesco nell’interpretazione attoriale, sottolineando l’importanza di intensificare la realtà senza appiattirla.

“Iddu” esplora quindi il lato umano dei personaggi coinvolti nella cattura di un boss mafioso, mettendo in luce le loro debolezze e le strategie adottate per raggiungere i propri obiettivi. Germano e Servillo hanno entrambi sottolineato l’importanza di interpretare i cattivi come figure umane complesse, anziché semplici stereotipi del male.

La vita dei personaggi di “Iddu”

Elio Germano e Toni Servillo hanno parlato della loro esperienza nel film “Iddu” durante la conferenza stampa a Venezia. Germano ha sottolineato il tentativo di rappresentare i personaggi senza fascinazione, mostrando la mediocrità e la banalità del male. Ha evidenziato l’importanza di vedere i cattivi come esseri umani, in grado di compiere azioni nefaste spesso con un sorriso. Questo approccio ha permesso di distruggere l’immagine stereotipata dei cattivi affascinanti, mostrando la loro piccolezza e le motivazioni dietro i loro atti.

Germano ha riflettuto anche sull’importanza di riconoscere la mafia come un fenomeno umano, frutto di un contesto sociale che inculca determinati valori. Ha sottolineato la necessità di considerare chi commette atti malvagi come esseri umani e di non cadere nelle stesse logiche mafiose. Servillo, che interpreta Catello nel film, ha analizzato il suo personaggio come un saltimbanco disperato che cerca di catturare il latitante con strategie grottesche.

Entrambi gli attori hanno elogiato la regia di Grassadonia e Piazza per il loro approccio civile e denunciatorio, evitando di appiattire la realtà e cercando invece di intensificarla. La preparazione per il film è stata basata su documenti e pizzini, poiché il lavoro è iniziato prima della cattura di Matteo Massina Denaro. La figura di Catello, interpretata da Servillo, rappresenta l’ingegno e l’astuzia di un personaggio che si muove tra finzione e realtà in un contesto intriso di maschere e strategie.

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