Identificata la coppia accusata di aver rapito una neonata di un giorno a Cosenza

La neonata Sofia Cavoto è stata rapita dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza da una coppia che desiderava un figlio. La donna italiana e l’uomo senegalese sono stati rintracciati poco dopo il rapimento grazie alle telecamere di sicurezza della struttura. La donna aveva simulato una gravidanza per nove mesi e la bambina è stata riportata sana e salva in clinica per dei controlli. La madre di Sofia, Valeria Chiappetta, ha ringraziato le forze dell’ordine e tutti coloro che hanno lavorato per il ritrovamento della piccola. La famiglia ha vissuto ore di angoscia, ma ora può finalmente respirare sollevata.
Il rapimento della piccola Sofia e l’epilogo migliore
La storia della piccola Sofia Cavoto, neonata di un giorno rapita dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza, ha avuto un finale fortunato. Tuttavia, per la famiglia sono state ore di angoscia e timore per il destino della bambina.
Una coppia composta da una donna italiana e un uomo senegalese, R.V. e A.M., hanno sequestrato la neonata motivati dal fatto che la donna non poteva avere figli. La 51enne si è introdotta nella clinica travestita da infermiera, mentre il 43enne l’ha attesa fuori per aiutarla, portando via la neonata attorno alle 18:30 durante l’orario di visita al pubblico.
Rintracciati e bloccati tre ore dopo nei pressi di Castrolibero, la coppia festeggiava la nascita della neonata nel loro appartamento. R.V. aveva simulato una gravidanza di 9 mesi, dichiarando di aspettare un maschietto e allestendo tutto in azzurro. I parenti, ignari del sequestro, erano presenti ai festeggiamenti.
La bambina è stata riportata in clinica per controlli, la madre Valeria Chiappetta ha ringraziato su Facebook per il supporto ricevuto. La città e la regione si sono mobilitate per trovare la bambina, ma il lieto fine è che Sofia sta bene. La famiglia ha vissuto un’esperienza traumatica, ma l’operato delle forze dell’ordine ha portato al ritorno della neonata alla sua famiglia.
Il rapimento della neonata Sofia Cavoto: una storia con epilogo fortunato
La storia della piccola Sofia Cavoto, neonata rapita dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza, ha avuto un epilogo fortunato. La famiglia ha vissuto ore di angoscia e timore per il destino della loro piccola, ma alla fine tutto si è risolto per il meglio.
La coppia responsabile del rapimento, composta da una donna italiana e un uomo senegalese, è stata rintracciata poche ore dopo il sequestro. La donna, 51enne di Cosenza, si sarebbe introdotta nella clinica travestita da infermiera per portare via la neonata, mentre l’uomo l’avrebbe aiutata nell’operazione.
La simulazione della gravidanza da parte della donna per 9 mesi è stata rivelata come parte del piano per portare via la neonata. Il gesto assurdo ha portato alla felice scoperta della bambina sana e salva, riportata in clinica per controlli medici.
La madre di Sofia, Valeria Chiappetta, ha ringraziato pubblicamente coloro che hanno seguito e lavorato alla vicenda. L’epilogo fortunato della storia ha riunito la famiglia e unito la comunità intorno alla ricerca della piccola Sofia.
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