Il Collegio dei Probiviri sospende Edy Tamajo e Ottavio Zacco

Il Collegio dei Probiviri sospende Edy Tamajo e Ottavio Zacco

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si è recato a Castelvetrano (Tp) per commemorare i caduti delle mafie. Durante la cerimonia, è stata presente anche l’assessore regionale alle infrastrutture Edy Tamajo. La sua presenza ha suscitato polemiche a livello nazionale, poiché è stato oggetto di un deferimento da parte del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè.

Il motivo del deferimento risale a delle dichiarazioni fatte da Tamajo durante una manifestazione elettorale di Forza Italia. Nelle sue parole, ha attaccato il proprio partito, affermando che il Movimento politico avrebbe utilizzato la Sicilia per far eleggere deputati incompetenti e senza esperienza politica. Questo comportamento ha provocato la reazione dei probiviri di Forza Italia, che hanno deciso di sospendere Tamajo e Ottavio Zacco, capogruppo del partito a Palermo, per 20 giorni.

Secondo il collegio dei probiviri, le affermazioni di Zacco sono gravemente offensive nei confronti dei parlamentari e del Movimento stesso. La sospensione è stata presa come provvedimento disciplinare per garantire il rispetto e l’ordine all’interno del partito.

Tuttavia, le polemiche non si sono fermate qui. Tamajo ha condiviso le dichiarazioni di Zacco anche sui suoi profili social, aggiungendo ulteriori tensioni tra i membri di Forza Italia. Questo comportamento ha scatenato una serie di reazioni negative da parte dei membri del partito, che ora si trovano divisi su come gestire la situazione.

La decisione dei probiviri ha suscitato dibattiti su come affrontare le discrepanze interne e garantire l’unità del partito. Alcuni membri sostengono che la sospensione sia stata eccessiva, mentre altri ritengono che sia necessario prendere una posizione ferma contro coloro che mettono in discussione l’integrità del Movimento.

In conclusione, la vicenda di Tamajo e Zacco ha evidenziato le tensioni interne a Forza Italia e la necessità di trovare un equilibrio tra il rispetto delle regole e la tutela della libertà di espressione. Spetta ora al partito decidere come affrontare e risolvere questa situazione delicata, al fine di preservare l’unità e la coesione interna.

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