Siccità e calo dei consumi

Il comparto ortofrutticolo in difficoltà

La produzione italiana di ortofrutta è minacciata dalla siccità al Sud e nelle Isole, mentre al Nord si registrano piogge abbondanti. Questo mette a rischio la qualità e la quantità di mele, pere, pesche, albicocche, uva da tavola, meloni e kiwi, che rappresentano il 25% della produzione agricola nazionale. Il clima influisce sui raccolti e sulla conservabilità dei prodotti, con la diffusione di fitopatie. Il consumo di frutta estiva è in calo a causa del potere di acquisto delle famiglie e della preferenza per snack veloci. La concorrenza straniera a bassi prezzi mette ulteriormente a rischio le imprese agricole italiane.

Impatto della travolgente siccità sul settore ortofrutticolo italiano

La siccità severa che sta colpendo il Sud e le Isole italiane, unita alle piogge abbondanti e prolungate al Nord, sta mettendo a dura prova la produzione di ortofrutta nel Paese. Con un valore che supera i 16 miliardi di euro e che rappresenta il 25% del totale della produzione agricola nazionale, il settore si trova di fronte a numerose sfide.

Per quanto riguarda la frutta, l’Italia si conferma tra i principali produttori mondiali di vari tipi di frutta, tra cui mele, pere, pesche, albicocche, uva da tavola, meloni e kiwi. Tuttavia, il clima avverso sta influenzando negativamente le caratteristiche del prodotto, con problemi legati al calibro, alla quantità e alla conservabilità. Fitopatie come la monilia e il virus sharka stanno rendendo ancora più difficile la situazione per gli agricoltori.

La crisi idrica che sta coinvolgendo regioni chiave per la produzione di frutta, come la Sicilia, ha portato alla perdita di interi frutteti, mentre in altre regioni come Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto si registrano problemi legati alla conservabilità e alla qualità del prodotto. La flessione dei consumi di frutta estiva, causata anche dalla diminuzione del potere di acquisto delle famiglie, sottolinea ulteriormente le difficoltà del settore.

Inoltre, la concorrenza straniera che propone prodotti a prezzi molto bassi sta mettendo a rischio la sostenibilità economica delle imprese agricole italiane. È fondamentale adottare politiche mirate a tutela della filiera e promuovere interventi strategici per garantire la continuità e lo sviluppo del settore ortofrutticolo nell’ambito nazionale.

Impatto della siccità sul settore ortofrutticolo italiano

La siccità severa che sta colpendo il Sud e le Isole italiane, unita alle piogge abbondanti e prolungate al Nord, sta avendo gravi conseguenze sulla produzione nazionale di ortofrutta. Questo settore, che rappresenta il 25% della produzione agricola italiana e vale oltre 16 miliardi di euro, sta riscontrando problemi di calibro, quantità e conservabilità dei prodotti a causa del clima avverso. Nonostante l’Italia sia uno dei principali produttori mondiali di mele, pere, pesche, albicocche, uva da tavola, meloni e kiwi, la situazione attuale mette a rischio la qualità e la quantità delle produzioni.

La Federazione nazionale Frutticoltura di Confagricoltura segnala che meloni, angurie, pesche e albicocche stanno risentendo degli effetti delle condizioni climatiche avverse, con un aumento dei problemi legati a insetti e funghi. In alcune regioni come Piemonte ed Emilia-Romagna si sono registrati forti attacchi di fitopatie che hanno compromesso la conservabilità dei frutti. Anche in Veneto e in Sicilia la situazione è critica, con interi frutteti abbandonati a causa della siccità.

La riduzione dei consumi di frutta estiva rispetto agli anni precedenti è un’altra sfida per il settore. Il clima freddo al Nord ha ritardato gli acquisti, mentre il potere di acquisto delle famiglie è in calo. I giovani consumatori preferiscono spesso snack veloci e pronti all’uso rispetto alla frutta fresca, contribuendo a una diminuzione della domanda interna.

Infine, la concorrenza degli ortofrutticoli stranieri a basso costo rappresenta un ulteriore ostacolo per le aziende italiane. È necessario adottare politiche mirate per proteggere la filiera e sostenere le imprese nazionali, garantendo loro la possibilità di coprire i costi di produzione e competere sul mercato internazionale.

Non perderti tutte le notizie di Food su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *