Il Consiglio Europeo mantiene ferma la posizione sul dossier Ucraina
Il Consiglio Europeo ha ribadito il suo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. I capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea hanno espresso la ferma convinzione che la Russia non debba prevalere e hanno deciso di accelerare e intensificare la fornitura di assistenza militare necessaria all’Ucraina.
Questa posizione è strettamente legata alla questione della sicurezza comune dell’Unione Europea. Inoltre, il Consiglio Europeo ha sottolineato la necessità di aumentare le capacità complessive di difesa dell’Unione per far fronte alle nuove minacce e sfide. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario migliorare l’accesso dell’industria della difesa ai finanziamenti pubblici e privati.
Il Consiglio invita la Commissione e il Parlamento Europeo a esaminare tutte le opzioni disponibili per mobilitare fondi e a presentare un rapporto entro giugno. Inoltre, si invita la Banca europea per gli investimenti ad adeguare la sua politica di prestiti all’industria della difesa e a garantire la disponibilità di finanziamenti.
Il Consiglio ha anche sottolineato l’importanza di incentivare lo sviluppo e gli appalti congiunti per fronteggiare le carenze di capacità critiche dell’Unione Europea. È necessario potenziare gli investimenti cooperativi nel settore della difesa, dalla ricerca e sviluppo all’industrializzazione, per migliorare la prevedibilità e garantire la resilienza dell’industria europea della difesa.
Per favorire l’integrazione del mercato europeo della difesa, occorre semplificare l’accesso alle catene di approvvigionamento per le PMI e le società a media capitalizzazione, riducendo la burocrazia. Inoltre, è essenziale migliorare la risposta rapida alle strozzature nelle catene di approvvigionamento e garantire che la regolamentazione dell’UE non ostacoli lo sviluppo dell’industria europea della difesa.
Infine, il Consiglio europeo ha invitato il Consiglio, l’alto rappresentante e la Commissione a continuare i lavori sulla strategia per l’industria europea della difesa (EDIS) e sulla proposta relativa a un programma per l’industria europea della difesa (EDIP).