Il contributo delle tecnologie per l’energia pulita nel contrastare l’aumento delle emissioni di CO2: il nuovo rapporto dell’AIE
Questo articolo è stato inizialmente pubblicato in inglese, ma riguarda la situazione globale dell’energia pulita nel 2023. Nonostante la domanda di energia sia aumentata quest’anno, le tecnologie per l’energia pulita hanno aiutato il mondo a rallentare la crescita delle emissioni causate dai combustibili fossili. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), senza queste tecnologie, le emissioni globali di anidride carbonica negli ultimi cinque anni sarebbero state tre volte superiori a quelle attuali. Nonostante le emissioni globali di anidride carbonica abbiano raggiunto un livello record nel 2023, c’è stato comunque un rallentamento strutturale delle emissioni legate all’energia.
Il recente aggiornamento annuale dell’AIE mostra che, nonostante le avversità, nel 2023 le emissioni legate all’energia non sono aumentate così rapidamente come nel 2022. Fatih Birol, direttore esecutivo dell’AIE, sottolinea che la transizione verso l’energia pulita ha superato vari stress test negli ultimi cinque anni ed è rimasta resiliente nonostante la pandemia, la crisi energetica e l’instabilità geopolitica. In molte economie, la transizione verso le energie pulite ha fatto progressi significativi, con riduzioni significative delle emissioni grazie al maggior utilizzo delle energie rinnovabili.
Nell’Unione Europea, ad esempio, le emissioni legate alla produzione di energia sono diminuite del 9%, di cui la metà grazie alle energie rinnovabili. L’energia eolica ha superato per la prima volta il gas naturale e il carbone nella produzione di energia, con un calo del 27% nell’utilizzo del carbone e del 15% nell’utilizzo del gas naturale. Anche la ripresa dell’energia idroelettrica dopo la siccità del 2022 e la parziale ripresa del nucleare hanno contribuito alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.
Tuttavia, il rapporto dell’AIE evidenzia che il clima estremo, accentuato da El Niño, ha influenzato la produzione di energia da fonti pulite. L’estrema siccità ha ridotto la produzione idroelettrica nel 2022, sostituita in larga parte dai combustibili fossili, che hanno contribuito al 40% dell’aumento totale delle emissioni di anidride carbonica l’anno scorso. Paesi come India e Cina sono stati particolarmente colpiti dalla riduzione dell’energia idroelettrica, con un aumento del 5,2% delle emissioni da combustibili fossili in Cina.
Per affrontare il problema delle emissioni globali, è fondamentale continuare ad investire ed espandere le energie pulite, soprattutto nelle economie avanzate e in via di sviluppo. Non tutte le tecnologie per l’energia pulita hanno fatto progressi, e sono necessari sforzi congiunti per permettere a economie emergenti di aumentare gli investimenti in questo settore. Gli impegni presi dai 200 Paesi partecipanti alla COP28 di Dubai rappresentano un passo importante per ridurre le emissioni a livello globale, ma è necessario un impegno continuo e coordinato per raggiungere gli obiettivi fissati.