Il datore di lavoro indagato parla della scomparsa di Mara Favro: “Non sono coinvolto, un’accusa infondata contro di me”

Il datore di lavoro indagato parla della scomparsa di Mara Favro: “Non sono coinvolto, un’accusa infondata contro di me”

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Mara Favro è al centro di un mistero irrisolto, con il suo datore di lavoro e un pizzaiolo indagati per omicidio e occultamento di cadavere. L’inchiesta è condotta nel massimo riserbo, con testimonianze che suggeriscono un ambiente lavorativo ostile. Luca, il datore di lavoro, si difende da accuse e accanimenti, mentre strani messaggi inviati da Mara prima della sparizione alimentano il mistero. Una foto inquietante, con occhi sgranati e bocca spalancata, continua a lasciare interrogativi sul destino della donna. La perquisizione nella pizzeria dove lavorava non ha portato a una svolta, mantenendo il caso nel buio più totale.

Il mistero della scomparsa di Mara Favro: le ultime novità sull’inchiesta

Mara Favro, una donna di 51 anni, è al centro di un enigmatico mistero dal marzo scorso, quando è scomparsa senza lasciare tracce. Attualmente, un’indagine per omicidio e occultamento di cadavere è in corso, e due persone sono state iscritte nel registro degli indagati: il datore di lavoro di Mara, Vincenzo Milione, e il pizzaiolo Cosimo Esposito. Secondo alcune testimonianze, il datore di lavoro di Mara, noto come Luca, avrebbe avuto comportamenti sopra le righe con i dipendenti, incluso Mara stessa, che aveva manifestato l’intenzione di licenziarsi a causa di un ambiente lavorativo ostile.

Nella trasmissione “Chi l’ha visto?”, andata in onda il 18 settembre 2024, Luca ha negato qualsiasi coinvolgimento nella sparizione di Mara e ha dichiarato di essere estraneo alle accuse a suo carico. L’indagine si è concentrata sulla pizzeria dove Mara lavorava fino al giorno della scomparsa, ma finora non ci sono stati sviluppi significativi.

Prima di sparire, Mara ha inviato messaggi considerati strani, inclusa una foto inquietante di se stessa con occhi spalancati e bocca aperta. Non è chiaro se quei messaggi fossero un segnale di aiuto non compreso, ma rimangono un enigma per gli investigatori. La vicenda continua a suscitare domande e ad alimentare il mistero attorno alla scomparsa di Mara Favro.

Il mistero della scomparsa di Mara Favro

Mara Favro, 51enne di Susa, è al centro di un enigma che ha destato l’interesse di molti. Dal 7-8 marzo scorsi, la sua sorte è avvolta nel mistero e l’inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere condotta dalla Procura di Torino si svolge nel massimo riserbo. Attualmente, due persone sono indagate: il suo datore di lavoro Vincenzo Milione, noto come Luca, e il pizzaiolo Cosimo Esposito, entrambi legati al locale dove Mara lavorava.

In data odierna, 18 settembre 2024, il programma televisivo Chi l’ha visto? torna a occuparsi del caso, presentando le ultime novità e le dichiarazioni di Luca. Secondo alcune testimonianze, Luca potrebbe aver avuto un comportamento rigido nei confronti dei suoi dipendenti, incluso Mara Favro. Quest’ultima aveva manifestato la sua intenzione di licenziarsi, lamentando un ambiente ostile: “Mi trattano come una pezza da piedi”.

Il datore di lavoro Luca si è difeso dalle accuse, dichiarandosi estraneo alla scomparsa di Mara Favro. Nonostante ciò, le indagini si concentrano sulla pizzeria dove lavorava la donna, senza però giungere a una svolta significativa. Nel frattempo, si scoprono messaggi inquietanti inviati da Mara prima della sua sparizione, tra cui un selfie sinistro che ancora oggi rimane un enigma.

Le circostanze intorno alla scomparsa di Mara Favro continuano a suscitare domande e dubbi, mentre la verità resta avvolta in un fitto velo di mistero.

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