Il debito pubblico supera i 3mila miliardi nel mese di novembre

Il debito pubblico supera i 3mila miliardi nel mese di novembre

Il debito delle amministrazioni pubbliche italiane è aumentato a novembre, raggiungendo 3.005,2 miliardi di euro. L’incremento è dovuto alle disponibilità liquide del Tesoro e al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche. Il debito consolidato delle amministrazioni centrali è aumentato, mentre quello delle amministrazioni locali e degli enti di previdenza è rimasto stabile. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita, mentre quella detenuta dai non residenti è aumentata. La vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,8 anni. Questi sono i dati più rilevanti relativi al debito pubblico italiano nell’ultimo mese analizzato.

Debito pubblico italiano: aumento a novembre 2021

Il debito delle amministrazioni pubbliche in Italia è aumentato a novembre del 2021, raggiungendo la cifra di 3.005,2 miliardi di euro secondo i dati della Banca d’Italia. Questo incremento di 23,9 miliardi rispetto al mese precedente è stato influenzato principalmente dall’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro, pari a 20,9 miliardi, e dal fabbisogno delle amministrazioni pubbliche, di 3,2 miliardi. Allo stesso tempo, l’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio, è stato di soli 0,2 miliardi.

Nella suddivisione per sottosettori, il debito consolidato delle amministrazioni centrali ha registrato un aumento di 23,9 miliardi, mentre il debito delle amministrazioni locali e degli enti di previdenza è rimasto stabile. La vita media residua del debito pubblico è rimasta invariata a 7,8 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è scesa al 21,8%, mentre quella detenuta dai non residenti è salita al 30,5% e quella in capo agli altri residenti è leggermente diminuita al 14,3%.

In conclusione, l’andamento del debito pubblico italiano a novembre 2021 riflette una situazione complessa, con aumenti significativi e variazioni nei detentori del debito. Resta fondamentale monitorare attentamente queste dinamiche per garantire una gestione sostenibile delle finanze pubbliche italiane.

Andamento del debito pubblico italiano a novembre

Il debito delle amministrazioni pubbliche italiane ha registrato un aumento di 23,9 miliardi di euro nel mese di novembre, raggiungendo la cifra di 3.005,2 miliardi di euro. Questo incremento è stato determinato principalmente dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro, pari a 20,9 miliardi di euro, e dal fabbisogno delle amministrazioni pubbliche, che è stato di 3,2 miliardi di euro. Inoltre, è importante sottolineare che l’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha contribuito per 0,2 miliardi di euro a questo aumento.

Analizzando la ripartizione per sottosettori, si evidenzia che il debito consolidato delle amministrazioni centrali è aumentato di 23,9 miliardi di euro, mentre quello delle amministrazioni locali e degli enti di previdenza è rimasto stabile. La vita media residua del debito pubblico italiano si attesta a 7,8 anni, confermando la stabilità di questo indicatore nel periodo in esame.

La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita al 21,8%, mentre quella detenuta dai non residenti è aumentata al 30,5%. Allo stesso tempo, la quota in capo agli altri residenti, principalmente famiglie e imprese non finanziarie, è lievemente diminuita al 14,3%. Questi dati riflettono le dinamiche del debito pubblico italiano e l’andamento delle sue componenti nei diversi settori.

Non perderti tutte le notizie di economia su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *