Il delitto di Sharon Verzeni: ho ucciso senza motivo

Il delitto di Sharon Verzeni: ho ucciso senza motivo

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Il presunto omicida di Sharon Verzeni, Moussa Sangare, è stato individuato come l’uomo che si allontanava velocemente dalla scena del delitto in bicicletta. Sangare avrebbe confessato di aver ucciso Verzeni “senza motivo” e di non conoscerla. Dopo essere stato posto in stato di fermo, sono emersi gravi indizi di colpevolezza, pericolo di reiterazione del reato e di fuga. Il compagno di Verzeni, Sergio Ruocco, non ha ancora reagito all’arresto. Sangare, trentunenne di origini centro-africane, è stato rintracciato a Suisio, poco distante da Terno d’Isola dove è avvenuto l’omicidio.

Catturato l’omicida di Sharon Verzeni: Moussa Sangare

Dopo un mese esatto, finalmente è emerso il nome e il cognome dell’omicida di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Moussa Sangare, trentunenne di origini centroafricane e residente a Suisio, è stato identificato come il presunto assassino. Le prove raccolte dai carabinieri sembrano indicare la sua colpevolezza, e sembra abbia ammesso il delitto “senza motivo” e senza conoscere la vittima.

Sangare è stato catturato pochi minuti dopo l’omicidio, mentre fuggiva in bicicletta da via Castegnate, dove Verzeni è stata uccisa. Dopo un breve periodo di indagine, è stato posto in stato di fermo visto il pericolo di reiterazione del reato e di fuga. Il suo allontanamento veloce dalla scena del crimine ha spinto gli investigatori a considerarlo il principale sospettato per l’omicidio.

Le autorità hanno dichiarato che Sangare rappresenta un grave pericolo per la sicurezza pubblica e che è stato emesso un decreto di fermo per indagini. Non è ancora chiaro come reagirà Sergio Ruocco, il compagno della vittima, alla notizia dell’arresto di Sangare. Ruocco aveva inizialmente proposto l’ipotesi di un omicidio da parte di uno sconosciuto, ma ora la verità sembra essere venuta alla luce.

L’arresto di Moussa Sangare ha portato una svolta nell’inchiesta sull’omicidio di Sharon Verzeni, permettendo alla giustizia di procedere con le indagini e portare il colpevole davanti alla legge. La comunità locale resta scioccata per quanto accaduto, mentre la famiglia e gli amici della vittima cercano giustizia per la terribile perdita subita.

Arrestato l’omicida di Sharon Verzeni dopo un mese di indagini

Il presunto omicida di Sharon Verzeni, Moussa Sangare, ha finalmente un nome e un cognome. Dopo un mese di indagini, i carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza sulla sua persona. Sangare, trentunenne di origine centro africana, avrebbe confessato di aver ucciso Verzeni “senza motivo” e di non conoscerla.

Le autorità sono risalite all’identità di Sangare grazie alle immagini di una telecamera di sorveglianza che lo riprendeva mentre fuggiva in bicicletta dalla scena del delitto. L’uomo è stato arrestato poco dopo essersi allontanato da via Castegnate, dove Verzeni è stata pugnalata a morte. Si pensa che Sangare abbia pedalato per circa un quarto d’ora fino a Suisio, il suo paese di residenza.

I carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno emesso un decreto di fermo per Sangare, poiché ci sono gravi indizi di colpevolezza e rischio di reiterazione del reato. Inoltre, sussiste il pericolo di fuga e di occultamento delle prove.

Il compagno di Sharon Verzeni, Sergio Ruocco, non ha ancora reagito pubblicamente all’arresto di Sangare. Durante le indagini, Ruocco ha sempre sostenuto la pista dell’omicidio commesso da un estraneo, ma ora si trova di fronte alla realtà che l’assassino potrebbe essere stato individuato.

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