Il Ghana sospende le relazioni con la Repubblica Araba Saharawi Democratica (SADR)
Il Ghana ha sospeso le relazioni diplomatiche con la Repubblica Araba Democratica Saharawi, abbandonando il suo riconoscimento del 1979. Questa decisione riflette un trend di altri stati africani che hanno ritirato il loro sostegno alla SADR. Mentre 46 paesi hanno interrotto o sospeso le relazioni con la SADR, alcuni paesi come Algeria e Corea del Nord continuano a riconoscerla. Al contrario, oltre 115 paesi membri dell’ONU sostengono il piano di autonomia del Sahara Occidentale proposto dal Marocco nel 2007. Questo aumento del sostegno internazionale sottolinea il rafforzamento della posizione di Rabat nella disputa territoriale.
Il Ghana sospende le relazioni diplomatiche con la SADR
La Repubblica del Ghana ha recentemente annunciato ufficialmente la sospensione delle relazioni diplomatiche con l’autoproclamata Repubblica Araba Democratica Saharawi (SADR). Questa decisione, comunicata attraverso un documento del Ministero degli Affari Esteri ghanese, evidenzia un cambiamento significativo nella posizione del Ghana rispetto alla SADR.
In passato, il Ghana aveva riconosciuto la SADR nel 1979, ma ora si è allineato con la posizione di altri stati africani che hanno ritirato il loro sostegno alla SADR negli ultimi decenni. Questa mossa riflette un cambio di rotta nella politica estera del Ghana, che ora sostiene gli sforzi diplomatici del Marocco per trovare una soluzione alla disputa sul Sahara Occidentale.
Mentre la maggior parte degli stati ha preso le distanze dalla SADR, ci sono ancora alcuni paesi che continuano a riconoscerla, come Algeria, Corea del Nord, Venezuela, Namibia, Nicaragua, Lesotho e Cuba. Tuttavia, il sostegno internazionale al Marocco è in costante crescita, con più di 115 paesi membri delle Nazioni Unite che appoggiano il piano di autonomia del Sahara Occidentale presentato dal Marocco nel 2007.
Il sostegno internazionale al Marocco si riflette anche nel fatto che più di 30 paesi hanno aperto consolati nelle città di Laayoune e Dakhla, riconoscendo così la sovranità marocchina su queste regioni. Questi sviluppi evidenziano un rafforzamento della posizione di Rabat nella disputa territoriale, confermando la crescente accettazione del piano di autonomia del Marocco a livello internazionale.
Il Ghana sospende le relazioni diplomatiche con la Repubblica Araba Democratica Saharawi
Il Ghana ha annunciato ufficialmente la sospensione delle relazioni diplomatiche con la Repubblica Araba Democratica Saharawi (SADR), prendendo una decisione che riflette un allineamento con la posizione di altri stati africani che negli ultimi decenni hanno ritirato il loro sostegno alla SADR. Questa mossa rappresenta un cambiamento significativo rispetto al riconoscimento iniziale della SADR da parte del Ghana nel 1979. La decisione è stata comunicata attraverso un documento del Ministero degli Affari Esteri ghanese, indirizzato al Regno del Marocco.
Il Ghana ha informato il governo marocchino, l’Unione Africana e le Nazioni Unite della sua nuova posizione, evidenziando il sostegno agli sforzi diplomatici di Rabat per trovare una soluzione realistica e accettabile per tutte le parti coinvolte nella disputa sul Sahara Occidentale. Questo cambio di posizione da parte del Ghana si inserisce in un contesto internazionale che vede più di 115 paesi membri delle Nazioni Unite sostenere il piano di autonomia del Sahara Occidentale presentato dal Marocco nel 2007, compresi 20 membri dell’Unione Europea.
Mentre la maggior parte degli stati ha preso le distanze dalla SADR, alcuni paesi come Algeria, Corea del Nord, Venezuela, Namibia, Nicaragua, Lesotho e Cuba continuano a riconoscerla. Tuttavia, il supporto internazionale in favore del Marocco si sta rafforzando, con oltre 30 paesi che hanno aperto consolati nelle città di Laayoune e Dakhla, sottolineando il riconoscimento della sovranità marocchina su queste regioni. Questi sviluppi evidenziano un cambiamento significativo nella posizione dei paesi riguardo alla disputa territoriale nel Sahara Occidentale.
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