Il giovane ribelle e affascinante: Il Leopardi di Rubini, un’ icona pop.

Il giovane ribelle e affascinante: Il Leopardi di Rubini, un’ icona pop.

La miniserie “Leopardi – Il poeta dell’infinito” diretta da Sergio Rubini racconta la vita del poeta Giacomo Leopardi in una prospettiva nuova e fresca. Il giovane attore Leonardo Maltese interpreta un Leopardi vivace e affascinante, lontano dall’immagine grigia dei libri di scuola. La serie si concentra sulla visione del mondo e sulla poetica del poeta, cercando di renderlo più accessibile al pubblico contemporaneo. Attraverso un cast di talento, la storia di Leopardi si anima, mostrando il suo rapporto con la famiglia, gli amici e la sua ricerca della verità e della bellezza nell’infinito.

La nuova visione di Sergio Rubini su Leopardi

ROMA (ITALPRESS) – Sergio Rubini, alla sua prima regia televisiva, presenta “Leopardi – Il poeta dell’infinito”, una miniserie in onda su Rai1 che offre una nuova prospettiva sul celebre poeta. Interpretato da Leonardo Maltese, il Leopardi di Rubini è descritto come un enfant prodige desideroso di vivere appieno ogni sfaccettatura del mondo.

La miniserie si apre nel 1837 con l’amico Antonio Ranieri che cerca di convincere don Carmine a dare una degna sepoltura a Giacomo Leopardi, appena morto. Il sacerdote si oppone poiché il poeta era ateo, ma Ranieri inizia a ripercorrere la vita di Leopardi, rivelando un giovane dai tratti vivaci e affascinanti, lontano dall’immagine grigia spesso ritratta sui libri di scuola.

Rubini e il cast hanno volutamente tolto deformità fisiche al personaggio, concentrandosi sulla sua visione del mondo e sulla sua poetica. Questo approccio intende rendere Leopardi più accessibile e popolare, come è stato fatto con Mozart in “Amadeus”, per diffondere il suo pensiero e la sua poetica.

Alessio Boni, interprete del padre di Leopardi, sottolinea l’austerità del personaggio, che amava il figlio ma non riusciva a esprimere affetto in modo tradizionale. Alessandro Preziosi, che interpreta don Carmine, afferma che il lavoro su Leopardi lo ha reso più accessibile ai telespettatori.

“Leopardi – Il poeta dell’infinito” è prodotto da Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film. (ITALPRESS) – Foto: Fabrizio de Blasio.

La visione di Sergio Rubini su Leopardi

Sergio Rubini, alla sua prima regia televisiva, ha descritto il poeta Leopardi come un enfant prodige desideroso di vivere ogni sfumatura del mondo. Nella miniserie “Leopardi – Il poeta dell’infinito”, Rubini ha voluto raccontare una versione del poeta lontana da quella grigia e polverosa dei libri di scuola, interpretata da Leonardo Maltese.

La vicenda prende il via nel 1837 con l’amico di Leopardi, Antonio Ranieri, che cerca di convincere don Carmine a dare una degna sepoltura al poeta appena morto. Il ritratto che emerge di Leopardi è quello di un giovane pieno di vitalità e fascino, lontano dalla figura mostrata sulla carta. Alcuni attori come Alessio Boni, Valentina Cervi e Alessandro Preziosi danno vita ai personaggi chiave della storia.

Rubini e Boni spiegano l’importanza di rendere accessibile il pensiero di Leopardi in modo da rendere pop la sua poetica. Da qui l’idea di rimuovere le deformità fisiche del poeta e concentrarsi sulle sue idee. Boni sottolinea l’importanza della poesia come veicolo di crescita umana in un mondo disumano.

Attraverso la miniserie, Rubini e il cast cercano di trasmettere al pubblico una nuova prospettiva su Leopardi, rendendolo più vicino e comprensibile. “Leopardi – Il poeta dell’infinito” è un’opera prodotta da Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film che mira a far conoscere al pubblico la visione del mondo di questo grande poeta italiano.

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