Il governo di Malta introdurrà una nuova politica sull’immigrazione economica

Il governo di Malta introdurrà una nuova politica sull’immigrazione economica

Il governo maltese lancerà una nuova politica di migrazione economica per combattere lo sfruttamento dei lavoratori e regolare l’afflusso di manodopera straniera. Il ministro dell’Interno e del Lavoro, Byron Camilleri, ha dichiarato che la politica mirerà a soddisfare le necessità effettive del mercato del lavoro, promuovendo diritti e condizioni di lavoro equi per tutti i lavoratori. Si darà precedenza a coloro che contribuiscono già all’economia locale, garantendo stabilità, migliorando le competenze e identificando settori con carenza di manodopera. Sarà una politica a favore dei lavoratori, volto a garantire stabilità e adattabilità nel mercato del lavoro.

La nuova politica di migrazione economica a Malta

Il governo maltese ha annunciato l’introduzione di una nuova politica di migrazione economica con l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento dei lavoratori e regolare l’afflusso di lavoratori stranieri nel Paese. Il ministro dell’Interno e del Lavoro, Byron Camilleri, ha dichiarato che questa politica si concentrerà su garantire condizioni di lavoro eque per tutti, premiando i datori di lavoro che investono nel miglioramento delle competenze dei propri dipendenti, indipendentemente dalla loro nazionalità.

Secondo il ministro, la politica si baserà su quattro principi fondamentali: dare priorità ai bisogni dei lavoratori che contribuiscono all’economia locale, tutelare la dignità di tutti i lavoratori, promuovere la stabilità e il mantenimento, e incoraggiare il miglioramento delle competenze e la riqualificazione dei dipendenti. L’obiettivo è quello di favorire una maggiore stabilità e fidelizzazione in tutti i settori e identificare le industrie che necessitano di più manodopera.

La migrazione economica sarà consentita solo per far fronte alle carenze di manodopera o di competenze individuate nel mercato del lavoro. Settori come quello sanitario potrebbero necessitare di più lavoratori, mentre altri settori come i taxi e i servizi di consegna di cibo potrebbero avere già sufficiente personale. Questa politica aiuterà l’agenzia nazionale per l’impiego a individuare le aree in cui sono necessari lavoratori e adottare un approccio basato sulle competenze per favorire una migliore gestione del mercato del lavoro.

La nuova politica di migrazione economica a Malta

Il governo maltese ha recentemente annunciato l’introduzione di una nuova politica di migrazione economica, con l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento dei lavoratori e regolare l’afflusso di lavoratori stranieri nel paese. Il ministro dell’Interno e del Lavoro, Byron Camilleri, ha spiegato che questa nuova politica si concentrerà sull’allineare meglio la migrazione con le effettive esigenze del mercato del lavoro. Questo include proteggere i diritti dei lavoratori, garantire condizioni di lavoro eque per tutti e premiare i datori di lavoro che investono nel miglioramento delle competenze dei propri dipendenti, indipendentemente dalla loro nazionalità.

Il ministro ha evidenziato che la politica si basa su quattro principi fondamentali: dare priorità ai bisogni dei lavoratori che già contribuiscono all’economia locale, garantire la dignità di tutti i lavoratori, promuovere la stabilità e il mantenimento, e incentivare il miglioramento delle competenze e la riqualificazione dei dipendenti. Inoltre, la migrazione economica sarà consentita solo per far fronte alle carenze di manodopera o di competenze identificate nel mercato del lavoro. Settori come quello sanitario potrebbero aver bisogno di più lavoratori, mentre altri settori come i taxi e i servizi di consegna di cibo potrebbero avere già un numero sufficiente di dipendenti.

La nuova politica mira a favorire una maggiore stabilità e fidelizzazione in tutti i settori, investendo nel miglioramento delle competenze e nella riqualificazione dei lavoratori. Un approccio basato sulle competenze aiuterà l’agenzia nazionale per l’impiego a identificare in modo più preciso dove e quando sono necessari nuovi lavoratori. Questa iniziativa rappresenta un passo importante per proteggere i diritti dei lavoratori e garantire un equo trattamento per tutti coloro che contribuiscono all’economia maltese.

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