Il governo maltese avvertito da Mfac per spesa pubblica eccessiva
Il Consiglio consultivo fiscale maltese ha pubblicato una valutazione critica del rapporto annuale per il 2023 del governo di Malta. Le principali preoccupazioni riguardano la necessità di ridurre la spesa pubblica, affrontare le carenze di entrate nonostante la crescita economica e sviluppare una strategia per uscire dalla politica dei prezzi fissi dell’energia. La Commissione europea ha raccomandato a Malta di eliminare gradualmente i sussidi energetici per ridurre il deficit, che ha raggiunto livelli preoccupanti. Queste raccomandazioni arrivano mentre il debito di Malta continua ad aumentare, conducendo il paese verso una procedura per disavanzo eccessivo da parte della Commissione Europea.
Consigli del Consiglio consultivo fiscale maltese per il governo di Malta
Il Consiglio consultivo fiscale maltese ha recentemente pubblicato una valutazione dettagliata sul rapporto annuale del governo di Malta per il 2023, evidenziando alcune aree critiche e offrendo raccomandazioni specifiche. Tra le principali preoccupazioni esposte, vi è la necessità di contenere la spesa pubblica, affrontare la carenza di entrate nonostante la crescita economica e sviluppare una strategia per uscire dalla politica dei prezzi fissi dell’energia.
Il Mfac ha sottolineato che il governo maltese dovrebbe evitare di aumentare la spesa pubblica al fine di rispettare il percorso di spesa fiscale stabilito. Allo stesso tempo, è essenziale non ridurre gli investimenti in capitale produttivo che promuovono la crescita economica a lungo termine. Nonostante i risultati positivi dell’economia maltese nel 2023, il Consiglio ha notato una preoccupante mancanza di aumento delle entrate pubbliche, suggerendo la necessità di approfondire questa tematica.
Inoltre, il Mfac ha ribadito la sua raccomandazione di elaborare una strategia di uscita dalla politica dei prezzi fissi dell’energia, al fine di ridurre gli esorbitanti costi energetici che gravano sui contribuenti. È crucialmente importante adottare un approccio mirato e potenziare gli incentivi per il risparmio energetico, in linea con le indicazioni della Commissione Europea e del Fondo Monetario Internazionale.
Le raccomandazioni del Consiglio arrivano in un momento in cui il debito di Malta continua a crescere, raggiungendo cifre preoccupanti entro la fine di marzo. Con la pressione dell’Unione Europea e la necessità di affrontare un deficit elevato, il governo maltese dovrà adottare misure decisive per migliorare la stabilità economica del paese e rimanere in linea con le normative europee.
Preoccupazioni finanziarie del governo maltese nel 2023
Il Consiglio consultivo fiscale maltese ha recentemente pubblicato una valutazione del rapporto annuale del governo di Malta per il 2023, evidenziando diverse aree di preoccupazione e offrendo raccomandazioni specifiche. Tra le principali preoccupazioni, il MFAC ha sottolineato la necessità di frenare la spesa pubblica, affrontare le carenze di entrate nonostante la crescita economica e sviluppare una strategia di uscita dalla politica dei prezzi fissi dell’energia.
Secondo il rapporto, l’economia maltese ha superato le aspettative nel 2023, tuttavia si è osservata una tendenza preoccupante: le entrate pubbliche non hanno mostrato un aumento corrispondente. Il Consiglio ha evidenziato la bassa elasticità delle imposte rispetto alla crescita del PIL, suggerendo un’indagine su queste discrepanze. Inoltre, si è ribadita la necessità di preparare una strategia di uscita dalla politica dei prezzi fissi dell’energia, al fine di ridurre i sussidi energetici che gravano sui contribuenti.
La Commissione europea ha raccomandato a Malta di eliminare gradualmente le misure di sostegno di emergenza legate all’energia nel 2024 per ridurre il proprio deficit. Tuttavia, il governo maltese non ha ancora indicato una data precisa per porre fine a tali sussidi, temendo un aumento del costo della vita. Con un deficit del 4,9% nel 2023, Malta si trova ora sotto procedura per disavanzo eccessivo da parte della Commissione Europea, che potrebbe portare a conseguenze economiche significative per il paese.
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