Il governo prende in giro i cittadini riguardo alla bozza sulle energie rinnovabili

Il governo prende in giro i cittadini riguardo alla bozza sulle energie rinnovabili

Il 13 aprile 2019, a Roma, si è svolta la presentazione delle cinque donne capolista delle Circoscrizioni per le Elezioni Europee del 26 Maggio 2019. Tra loro figurava Alessandra Todde, la quale ha fatto la sua comparsa in un evento mediatico importante. Durante la presentazione, la Todde ha espresso il suo disappunto per quanto riguarda le politiche del governo nei confronti della Sardegna, territorio che lei rappresenta. Ha dichiarato di sentirsi presa in giro da decisioni che non rispecchiano le esigenze e le richieste della regione.

La presidente della Regione ha parlato con fermezza, affermando che le azioni del governo stanno compromettendo la possibile collaborazione futura tra le istituzioni. In particolare, si è riferita alla bozza del ministero dell’Ambiente riguardante le aree idonee per le rinnovabili, la quale non rispecchia affatto le richieste sardine comunicate durante un precedente incontro. Alessandra Todde ha espresso la sua delusione per un atteggiamento che non tiene conto delle esigenze della Sardegna.

La governatrice ha aggiunto che la Regione non ha alcuna intenzione di essere presa in giro e che cercherà di difendere il proprio territorio con ogni mezzo a disposizione. Ha inoltre annunciato la volontà di accelerare il processo di approvazione di un disegno di legge in Consiglio regionale, coinvolgendo anche i parlamentari sardi. Alessandra Todde ha sottolineato l’importanza di un confronto diretto con il governo per cercare di trovare una soluzione che possa essere accettata da entrambe le parti.

La situazione è diventata ancora più tesa quando la Todde ha denunciato la ricezione di una relazione sull’offshore da parte del ministero dell’Ambiente, definendola offensiva e inaccettabile. Ha ribadito che la collaborazione tra istituzioni è fondamentale, ma che non può essere basata su decisioni che ignorano completamente le esigenze della Sardegna. La presidente della Regione ha sottolineato il ritardo di due anni e mezzo nelle decisioni sulle aree idonee, sottolineando che l’atteggiamento del governo sta mettendo a rischio una collaborazione che era appena iniziata.

In conclusione, Alessandra Todde ha dichiarato che la Regione sarà pronta a valutare qualsiasi proposta da parte del governo che possa essere considerata accettabile e che spera in un cambio di rotta che possa portare a una maggiore comprensione delle esigenze della Sardegna. La rabbia e la determinazione della governatrice sono evidenti, segnali di una tensione crescente tra il governo centrale e la Regione sarda.

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