Il legame tra disturbi alimentari e patologie psichiche

Il legame tra disturbi alimentari e patologie psichiche

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L’argomento relativo alla dipendenza da cibo e alla sua definizione come una vera e propria patologia è stato ampiamente discusso sin dagli anni Cinquanta. Fu lo studioso Theron Grant Randolph a coniare per primo l’espressione Food Addiction, equiparando i sintomi di dipendenza derivanti dal cibo a quelli riscontrati in altre forme di dipendenza da sostanze.

La dipendenza da cibo si manifesta attraverso segnali psicologici e comportamentali simili a quelli delle dipendenze da sostanze. Tra gli elementi caratteristici si annovera il bisogno impellente di consumare determinati cibi e le conseguenti reazioni “da astinenza” in caso di sospensione o riduzione dell’assunzione. Tuttavia, la mancanza di una definizione ufficiale della dipendenza da cibo ostacola le analisi, rendendola distinta da altre forme di dipendenza e disturbi alimentari.

Le tendenze moderne, come l’aumento dell’obesità, i cambiamenti nelle abitudini alimentari e l’incremento dei disturbi mentali, hanno suscitato l’interesse degli studiosi per una classificazione più precisa e una migliore identificazione della dipendenza da cibo. Alcuni ritengono che la dipendenza da cibo possa essere considerata una vera e propria malattia mentale, ridefinendo così la distinzione tra dipendenze da sostanze e comportamentali.

Nei casi di obesità, dove la dipendenza da cibo è evidente, si riscontra una correlazione significativa tra la condizione fisica e l’insorgenza di problemi psicologici come depressione, ansia e pensieri suicidi.

La dipendenza da cibo si manifesta quando un individuo sperimenta un senso di fame eccessivo rispetto al necessario mantenimento del peso forma. Questa condizione può portare a sovrappeso o aumento di peso nel tempo, con episodi di abbuffate o senza. L’ansia legata al cibo e la perdita di controllo aumentano con il tempo, accompagnate da sensi di colpa, vergogna, depressione e isolamento sociale.

Le cause della dipendenza da cibo possono essere di natura sociale e psicologica, come l’uso del cibo per alleviare il malessere o l’influenza dei media sull’alimentazione. Alcuni cibi, ricchi di zuccheri e grassi, possono favorire la dipendenza da cibo inducendo un desiderio costante e una dipendenza simile a quella da sostanze.

I sintomi della dipendenza da cibo includono un’ossessiva focalizzazione sul cibo e la mancanza di successo negli sforzi per controllare il peso. L’individuo affetto può ricorrere a diete continue, a tentativi di disintossicarsi falliti e a strutture specializzate per il controllo dell’impulso alimentare.

Per affrontare la dipendenza da cibo, è fondamentale comprendere le cause sottostanti e individuare soluzioni adeguate. Non esiste una cura farmacologica definitiva e la riduzione del peso tramite farmaci può comportare rischi per la salute mentale. Un cambiamento nello stile di vita e un lavoro sulla gestione dell’ansia verso il cibo possono essere strategie efficaci per superare la dipendenza da cibo.

In conclusione, la dipendenza da cibo è una condizione complessa che richiede un approccio globale e personalizzato per essere affrontata con successo. La consapevolezza delle proprie abitudini alimentari e la ricerca di aiuto professionale possono essere passi cruciali verso il recupero e il benessere psicofisico.

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