Il mistero della scomparsa di Denise Pipitone nel 2004: l’appello tv di Piera Maggio e le indagini in corso
È mattina a Mazara del Vallo, vicino a Trapani. Una dolce bimba di 4 anni di nome Denise Pipitone sta giocando con un cuginetto nel cortile di casa della nonna. Nessuno avrebbe mai immaginato che, poco dopo, la piccola sarebbe scomparsa completamente. Questa triste vicenda, che ha suscitato grande interesse negli ultimi 20 anni, viene raccontata da madre, zia, nonna, padre e giornalisti. Oggi sarà al centro della trasmissione Domenica In condotta da Mara Venier.
A settembre si celebreranno i 20 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, una delle sparizioni più misteriose d’Italia. Ancora oggi, non si sa cosa sia successo alla piccola, se stia bene o con chi si trovi. La madre, Piera Maggio, non ha mai smesso di lottare per trovare sua figlia.
Nel 2004, Piera Maggio venne informata della scomparsa di Denise mentre seguiva un corso di informatica. Da quel momento, ha cercato aiuto dalle forze dell’ordine e dai media nazionali. Il suo accorato appello televisivo ha commosso tutti, ma ancora oggi la verità sulla scomparsa della piccola rimane oscura.
Le indagini condotte seguirono varie piste, incluso il coinvolgimento della sorellastra Jessica Pulizzi. Tuttavia, la Cassazione ha successivamente assolto la sorellastra della bambina.
Diverse segnalazioni di presunti avvistamenti di Denise Pipitone sono giunte da tutto il mondo nel corso degli anni, ma nessuna pista ha portato alla sua reale ricostruzione. Anche nei casi più promettenti, come quello di ‘Danas’, le tracce si sono perse.
A partire dal 2008, sono circolate voci sulla presenza della piccola in Svizzera e successivamente a Kos, ma nessuna di queste ipotesi si è rivelata veritiera. Nel 2021, l’attenzione si è concentrata su Olesya Rostova, una giovane russa che si diceva fosse la figlia di Denise Pipitone. Tuttavia, i test del DNA hanno smentito questa ipotesi.
Nonostante le speranze infrante nel corso degli anni, la ricerca di Denise Pipitone continua a essere una priorità per la madre e per chiunque abbia a cuore questa triste vicenda.