Il mistero di Liliana Resinovich: il corpo non può essere stato nel parco per giorni, sacchi e vestiti intatti

Il mistero di Liliana Resinovich: il corpo non può essere stato nel parco per giorni, sacchi e vestiti intatti

Il mistero della morte di Liliana Resinovich si infittisce: i familiari contestano l’ipotesi di suicidio, sostenendo che sia stata omicidata. La seconda autopsia ha rivelato lesioni diverse da quelle riportate nella prima relazione, suggerendo un’epoca della morte più vicina alla scomparsa della donna. Non vi sono segni di aggressione da parte della fauna selvatica locale, come ci si aspetterebbe in quel contesto. L’esperto zoologo Nicola Bressi ha confermato che il cadavere non avrebbe potuto rimanere per giorni in quel parco senza essere disturbato dagli animali che lo abitano. Una nuova verità sembra profilarsi, svelando dettagli inediti sulla tragedia di Liliana Resinovich.

Il mistero della morte di Liliana Resinovich: nuove scoperte sull’omicidio o sul suicidio?

Sacchi e vestiti intatti, nessun segno di aggressione da parte della fauna selvatica locale – sebbene numerosa e in una zona poco frequentata da persone, soprattutto in inverno -, nessuna evidenza di decomposizione tale da giustificare una lunga permanenza in un luogo all’aperto ed esposto alle intemperie del periodo. È da qui che il mistero della morte di Liliana Resinovich riprende quota, con nuove indagini che sembrano portare elementi capaci di riscrivere la storia per intero. I parenti della vittima sono convinti che Liliana sia stata aggredita e uccisa, mettendo in dubbio l’ipotesi del suicidio.

Liliana Resinovich è stata sottoposta a una seconda autopsia, affidata all’anatomopatologa Cristina Cattaneo, che ha evidenziato lesioni non indicate nella prima autopsia. In particolare, si è parlato di fratture vertebrali ed evidenti segni di lesioni al volto e alla lingua. Questi nuovi elementi potrebbero modificare la data della morte rispetto all’indagine precedente, suggerendo che Liliana sia morta il giorno stesso della sparizione, conservando il corpo grazie alle basse temperature.

Il secondo esame autoptico ha sollevato dubbi sull’ipotesi del suicidio, portando i familiari a credere che si tratti di un omicidio. Gli esperti coinvolgono lo zoologo Nicola Bressi, il quale afferma che il corpo non può essere stato nel parco per giorni, data l’assenza di segni di intervento della fauna selvatica. La mancanza di segni di manipolazione nei sacchi neri che contenevano il corpo suggerisce che il cadavere non fosse lì da molto tempo, contraddicendo l’ipotesi della Procura di Trieste.

Le nuove scoperte sull’omicidio o sul presunto suicidio di Liliana Resinovich continuano a sollevare dubbi sulla dinamica del suo decesso, aprendo nuove piste investigative per cercare la verità dietro al mistero che avvolge il suo tragico destino.

Indagini in corso sulla morte di Liliana Resinovich: nuovi elementi emergono

Le prove raccolte sul luogo della morte di Liliana Resinovich sollevano nuove domande sulle circostanze del decesso, mettendo in discussione l’ipotesi del suicidio avanzata inizialmente dalla Procura di Trieste. La presenza di sacchi e vestiti intatti, senza segni di aggressione da parte della fauna selvatica, suggerisce che il corpo potrebbe non essere rimasto esposto per lungo tempo all’aperto, ponendo in dubbio la data del decesso originariamente ipotizzata.

Le indagini sulla morte della donna sono riprese dopo che i parenti di Liliana hanno avviato una seconda autopsia, affidata all’anatomopatologa Cristina Cattaneo. I risultati sembrano confermare le loro paure: lesioni non segnalate in precedenza e una diversa data del decesso rispetto a quanto emerso dalla prima indagine mettono in discussione la versione ufficiale dei fatti.

L’esperto Nicola Bressi ha sottolineato che la fauna presente nell’area in cui è stato trovato il corpo avrebbe dovuto lasciare segni evidenti se il cadavere fosse rimasto lì per giorni. Tuttavia, l’assenza di segni di aggressione da parte degli animali solleva interrogativi sulla veridicità delle prime ipotesi formulate.

Le nuove prove e testimonianze stanno portando alla luce una serie di dettagli che potrebbero riscrivere completamente la storia della morte di Liliana Resinovich, aprendo la strada a una nuova ipotesi di omicidio che sta sconvolgendo i familiari della vittima e gli investigatori.

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