Il mullah rimprova una donna per l’assenza del velo e lei reagisce strappandogli il turbante: il video
Una ragazza iraniana sfida un mullah a Teheran, togliendogli il turbante e indossandolo come atto di protesta contro l’obbligo del velo islamico. Documentata sui social, la vicenda ha scatenato polemiche e controversie riguardo alla libertà delle donne in Iran. Secondo alcune fonti ufficiali, la donna avrebbe avuto problemi psicologici, ma associazioni umanitarie denunciano un tentativo del governo di soffocare le proteste femminili nel Paese. La giornalista Masih Alinejad elogia l’atto coraggioso della donna come simbolo di resistenza e ribellione contro l’oppressione religiosa. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente mobilitazione femminile in Iran.
Protesta e resistenza: La ragazza all’aeroporto di Teheran
Una protesta non violenta ma significativa è stata documentata all’aeroporto Mehrabad di Teheran, dove una ragazza ha disobbedito al mullah che le ha chiesto di indossare il velo. Nel video, diffuso sui social dall’Associazione Femme Azadi e dalla giornalista Masih Alinejad, la giovane prende il turbante dalla testa dell’uomo e lo indossa come atto di sfida.
Nonostante la reazione coraggiosa della ragazza, le conseguenze non sono state tollerate dalle autorità. Dopo aver chiamato il marito, che era stato precedentemente arrestato, è stata a sua volta condotta fuori dall’aeroporto in manette. Secondo l’Associazione Femme Azadi, il volto della ragazza non è stato incluso nel video per proteggerne l’identità.
Mentre alcuni media locali sostengono che la giovane avesse problemi psicologici, molte organizzazioni umanitarie ritengono che questa sia soltanto un pretesto del governo per reprimere le crescenti proteste delle donne iraniane. Da tempo, infatti, le donne in Iran lottano per i propri diritti, come dimostrano i casi di Mahsa Amini e Ahoo Daryaei, entrambe etichettate come “instabili” dalle autorità per reprimere la loro voce.
La giornalista Masih Alinejad ha riassunto l’evento come un atto di resistenza contro l’oppressione. Mentre i religiosi consideravano i loro turbanti sacri e intoccabili, la ragazza ha infranto questo tabù proprio per ribellarsi alla costrizione del velo. La sua azione coraggiosa ha trasformato un gesto apparentemente innocuo in un simbolo di libertà e determinazione.
Protesta non cruenta ma significativa all’aeroporto Mehrabad di Teheran
Una giovane donna all’aeroporto Mehrabad di Teheran ha suscitato una protesta non cruenta, ma significativa, quando ha affrontato un mullah che l’aveva rimproverata per non indossare il velo. Documentata sui social dall’Associazione Femme Azadi e dalla giornalista Masih Alinejad, la ragazza ha reagito prendendo il turbante dalla testa dell’uomo e indossandolo di fronte a tutti.
Secondo l’Associazione Femme Azadi, la donna, dopo l’alterco, avrebbe chiamato il marito che era stato arrestato in precedenza. Anche lei è stata condotta fuori dall’aeroporto in manette, senza che il volto sia stato sfocato come spiega l’Associazione.
Anche se alcune fonti suggeriscono che la donna avesse problemi psicologici, l’organo di stampa affiliato al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica ha dichiarato che la questione non fosse correlata allo hijab. Dopo essere stata trattenuta per un breve periodo, la donna sarebbe stata rilasciata.
Le crescenti proteste delle donne iraniane contro le restrizioni imposte dal governo sono considerate un atto di resistenza. Recentemente, casi come quello di Mahsa Amini e Ahoo Daryaei hanno attirato l’attenzione internazionale, mettendo in evidenza il coraggio e la determinazione delle donne iraniane a sfidare le norme imposte.
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