Il piccolo Alex sarà operato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù Roma
Il piccolo Alex, Alessandro Maria Montresor, sarà trasferito a breve all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Il bambino, affetto da una grave malattia genetica e attualmente ricoverato a Londra, ma sarà presto trasferito a Roma. Il bambino sarà a Roma sottoposto ad un trapianto di midollo da genitore, tecnica nella quale l’ospedale del Vaticano è all’avanguardia a livello mondiale.
Il donatore compatibile c’è ma purtroppo si è reso disponibile solo da gennaio e potrebbe essere troppo tardi, come evidenziato dagli stessi genitori del bambino. Per questa ragione i genitori e l’ospedale londinese hanno chiesto la disponibilità a trasferire Alex in Italia per effettuare il trapianto da genitore.
Il piccolo Alex: la speranza grazie ad una tecnica all’avanguardia
I genitori del bambino di un anno e mezzo nato con una malattia rarissima scoperta poco tempo fa — la linfoistiocitosi emofagocitica – che rischia la vita se non trova un donatore entro cinque settimane
Alessandro è nato e vive a Londra, dove lavorano il papà Paolo Montresor, veneto, e la mamma, Cristiana Console, napoletana. «Il Great Ormond Street Hospital – proseguono i genitori su Facebook – d’accordo con il Professore Franco Locatelli direttore del dipartimento di Onco-Ematologia Pediatrica, terapia Cellulare e Genica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (che sin dall’inizio ci ha dimostrato massima attenzione e disponibilità), ci hanno proposto di trasferire Alessandro Maria a Roma per sottoporlo alle cure dell’equipe italiana. E così continuiamo a sperare».
In casi come quelli di Alex, come per le leucemie, il trapianto da staminali prevede come prima scelta quella di un fratello o una sorella compatibili che possano essere donatori, in mancanza di ciò si ricorre ad un donatore dei registri internazionali con una compatibilità totale o massima.
In mancanza anche di questa ultima opzione si può ricorrere a uno dei genitori come donatore. In questo caso però, chiariscono gli esperti, la compatibilità del genitori è solo del 50%. Da qui la grande innovazione della tecnica recentemente presentata al Bambino Gesù: le cellule staminali da trapiantare e prelevate dal genitore vengono manipolate in modo da eliminare gli elementi che potrebbero determinare un rigetto. In questo modo si ottiene una compatibilità ottimale.
Ad oggi 50 bambini sono stati trapiantati al Bambino Gesù con questa tecnica, con una guarigione nell’85% dei casi.