Il ponte sullo Stretto di Messina accelera i tempi di attraversamento
Il Ponte sullo Stretto di Messina è un progetto che promette di ridurre notevolmente i tempi di attraversamento tra Villa San Giovanni e Messina Centrale. Attualmente, senza il ponte, i servizi ferroviari impiegano 120 minuti per i treni passeggeri e almeno 180 minuti per i treni merci. Inoltre, i veicoli impiegano dai 10 ai 13 minuti su strada tra lo svincolo di Santa Trada e lo svincolo di Giostra. Con l’attuale traffico ordinario, le auto impiegano 70 minuti dal Terminal San Francesco e i veicoli merci impiegano 100 minuti dal Terminal Tremestieri.
Durante periodi di traffico straordinario come l’esodo estivo e le festività, i tempi di attraversamento possono aumentare significativamente, arrivando anche a diverse ore, con code lungo l’A2 Autostrada del Mediterraneo e le altre vie di accesso ai terminal di traghettamento. Questi dati sono stati confermati nell’aggiornamento 2023 dell’Analisi Costi Benefici condotta dalla società Stretto di Messina, seguendo linee guida nazionali ed europee per valutare gli investimenti in opere pubbliche.
Secondo la società, il ponte sullo Stretto di Messina potrebbe portare notevoli benefici alla collettività nazionale, migliorando sia l’economia che l’ambiente. I principali indicatori sintetici mostrano un Valore Attuale Netto Economico (VANE) di 3,9 miliardi di euro e un Tasso interno di rendimento economico (TIRE) del 4,51%.
Il ponte rappresenterebbe uno strumento fondamentale per migliorare i collegamenti stradali e ferroviari tra Sicilia e Calabria, oltre a valorizzare la portualità. La connessione stabile tra le due regioni permetterebbe a treni e auto di circolare 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, migliorando notevolmente il sistema di trasporto tra Sicilia, Calabria e il resto d’Europa.
Inoltre, il ponte farebbe parte della Rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) nel corridoio “Scandinavo-Mediterraneo”, contribuendo a sviluppare il sistema di alta velocità ferroviaria in Calabria e Sicilia. In questo modo, si garantirebbe un collegamento sostenibile tra il sistema ferroviario nazionale ed europeo, rendendo più efficienti e moderni i collegamenti tra le regioni e il resto del Continente.