“Il potere salvifico della scrittura” – Allegra Groppelli
Narrare storie è una tradizione antica che ha attraversato secoli e culture diverse. Dalle fiabe raccontate attorno al fuoco dai cacciatori raccoglitori fino alle moderne fiction televisive, il potere delle storie è sempre stato presente nella società umana. Attraverso di esse si trasmettono conoscenze, esperienze e si scopre il mondo e se stessi. Numerosi studi di psicologia e neuroscienze hanno dimostrato che ascoltare storie aumenta l’empatia e la memoria nelle persone. Chi ama le storie è considerato un individuo più umano, ma forse il massimo grado di umanità lo raggiunge chi ha la capacità di scrivere la propria storia.
Allegra Groppelli, autrice di film, documentari, ghostwriter e scrittrice, è un’eccellente testimone del potere delle storie. In un’intervista per Medicina Top, un format televisivo dell’agenzia di stampa Italpress, Groppelli ha sottolineato come il narrare storie sia un’attività catartica e salvifica. Essendo coinvolta nel mondo della creatività, Groppelli ammette di essere costantemente esposta a intense emozioni legate al suo lavoro. Le grandi nostalgìe e silenzi che la accompagnano durante il processo creativo la rendono vulnerabile ma allo stesso tempo alimentano la sua creatività. In momenti di grande tristezza, Groppelli trova conforto nell’arte di raccontare storie.
Scrivere non è solo una forma di espressione artistica, ma anche un’attività terapeutica che porta benessere. Groppelli consiglia a tutti di prendere carta e penna e iniziare a scrivere, anche solo per esplorare le proprie emozioni tramite la calligrafia. Ogni persona ha una storia da raccontare, e il primo passo è guardare dentro di sé per trovarla. Le storie che emergono possono essere fonte di ispirazione e condivisione.
Come ghostwriter, Groppelli accompagna persone che desiderano scrivere un libro ma si sentono incapaci di farlo da sole. Questa collaborazione richiede fiducia reciproca e spesso coinvolge storie di successi personali o paure che necessitano di essere affrontate. Un esempio tangibile è la sua collaborazione alla stesura del libro su Ennio Doris, in cui ha avuto il privilegio di lavorare fianco a fianco con Sara Doris e condividere la bellezza dei ricordi familiari. Groppelli non si prende il merito per il libro su Doris, definendosi semplicemente una stenografa rispetto al contributo significativo della famiglia Doris.
Il lavoro più recente di Groppelli, ‘Che il mondo ti somigli’, racconta la storia di Francesco Cirio, fondatore dell’azienda di conserve omonima. La storia di Cirio, nato da una famiglia povera in Piemonte e diventato un imprenditore di successo, è un esempio straordinario di determinazione e sacrificio. La vita di Cirio incrocia anche quella di don Giovanni Bosco, il quale gli impartirà un importante insegnamento sulla resilienza e la perseveranza. La storia di Cirio è un’ode alla forza di volontà e alla capacità di trasformare le sfide in opportunità.
In conclusione, le storie sono parte integrante della nostra cultura e identità. Il potere delle storie non solo ci arricchisce come individui, ma ci connette con il passato e ci ispira a guardare al futuro con speranza e determinazione.