Il presidente della Corea del Sud Yoon arrestato

Il presidente della Corea del Sud Yoon arrestato

Il presidente deposto della Corea del Sud, Yoon Suk-Yeol, è stato arrestato per il presunto tentativo di colpo di Stato. È il primo presidente in carica a finire in manette nella storia del Paese. Prima dell’arresto, Yoon ha dichiarato che lo Stato di diritto è crollato e l’inchiesta contro di lui è illegale. Gli investigatori hanno avuto uno stallo prima di riuscire nell’arresto, senza scontri. Yoon è stato scortato negli uffici del Cio per essere interrogato, ma ha scelto di non rispondere. In precedenza aveva rifiutato di presentarsi all’interrogatorio e resistito a un primo tentativo di arresto.

Arrestato il presidente deposto della Corea del Sud per tentato colpo di Stato

Nella notte italiana è stato arrestato il presidente deposto della Corea del Sud, Yoon Suk-Yeol, per il tentativo di colpo di Stato avvenuto lo scorso 3 dicembre. Il 64enne ex procuratore capo nazionale è il primo presidente in carica nella storia del Paese a finire in manette. Prima dell’arresto, Yoon ha diffuso un videomessaggio in cui ha denunciato il crollo dello Stato di diritto in Corea del Sud e ha definito l’inchiesta nei suoi confronti come illegale.

Durante il tentativo di arresto, gli investigatori anticorruzione e gli agenti di polizia sono rimasti in stallo per diverse ore con le forze di sicurezza al cancello del complesso presidenziale. Nonostante la tensione, non ci sono stati scontri e Yoon è stato portato via in una corteo di vetture per essere interrogato negli uffici del Cio. Tuttavia, il capo dello Stato ha esercitato il suo diritto a non rispondere alle domande degli inquirenti.

Per settimane, Yoon aveva rifiutato di presentarsi per l’interrogatorio e aveva resistito a un primo tentativo di arresto all’inizio di questo mese. La sua decisione di non opporsi all’arresto, pur denunciando la situazione politica del Paese, è stata motivata dalla volontà di evitare un potenziale bagno di sangue. La vicenda ha scosso profondamente la politica coreana e sollevato dubbi sulla tenuta delle istituzioni nel Paese.

Arresto del presidente deposto della Corea del Sud per tentativo di colpo di Stato

Nella notte italiana è stato arrestato il presidente deposto della Corea del Sud, Yoon Suk-Yeol, per il tentativo di colpo di Stato del 3 dicembre scorso. Il 64enne ex procuratore capo nazionale è il primo presidente in carica a finire in manette nella storia del Corea del Sud. Nell’intervista prima del suo arresto, Yoon ha dichiarato che “lo Stato di diritto in Corea del Sud è completamente crollato” e che l’inchiesta nei suoi confronti è illegale. Ha aggiunto di aver accettato l’arresto per evitare “un disgustoso bagno di sangue”.

Gli investigatori anticorruzione e gli agenti di polizia hanno avuto uno stallo di ore con le forze di sicurezza al cancello del complesso presidenziale prima di procedere all’arresto. Fortunatamente, non vi è stato alcuno scontro e Yoon è stato scortato negli uffici del Cio per essere interrogato. Tuttavia, è stato reso noto in seguito che il capo dello Stato ha deciso di non rispondere alle domande degli inquirenti, esercitando il suo diritto.

Da settimane Yoon aveva rifiutato di presentarsi per l’interrogatorio e aveva già resistito a un primo tentativo di arresto all’inizio di questo mese. La situazione politica in Corea del Sud è dunque in tumulto, con il presidente deposto che si trova ora in custodia, mentre le indagini continuano ad avanzare. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi successivi e come il paese affronterà questa crisi senza precedenti.

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