Il Presidente Mattarella e l’ONU concordano sulla necessità di riformare il Consiglio di Sicurezza

Il Presidente Mattarella e l’ONU concordano sulla necessità di riformare il Consiglio di Sicurezza

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un discorso al CEBRI a Rio de Janeiro, il 18 luglio 2024. Durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza di affrontare le aree di crisi nel mondo attraverso soluzioni politiche e processi di pace inclusivi. Ha evidenziato che solo attraverso una strategia di prevenzione dei conflitti e una maggiore fiducia nel multilateralismo e nelle Nazioni Unite si potrà costruire un futuro di pace, ricostruzione e crescita sociale ed economica. Mattarella ha anche sottolineato che Brasile e Italia devono prestare attenzione alle proposte di rinnovamento delle Nazioni Unite e delle Istituzioni Finanziarie Internazionali, per garantire maggiore rappresentatività nei processi decisionali.

Il presidente ha evidenziato che entrambi i Paesi propongono soluzioni diverse per la riforma del Consiglio di Sicurezza, ma partono da un’analisi comune sull’inadeguatezza delle strutture attuali e mirano allo stesso obiettivo: garantire un organo decisionale più rappresentativo e efficace. Ha poi sottolineato l’impegno dell’Italia e del Brasile per la pace, basata su principi di giustizia e diritto internazionale, specialmente in regioni come il Medio Oriente, martoriato da conflitti e violenze.

Il 2024 vede il Brasile alla guida del G20 e l’Italia alla presidenza del G7, due fori importanti per discutere tematiche cruciali a livello internazionale. Mattarella ha ricordato l’obiettivo della Presidenza italiana di difendere il multilateralismo e un ordine internazionale basato sulle regole delle Nazioni Unite. Ha anche evidenziato l’inclusività della politica estera italiana, che cerca di coinvolgere un ampio numero di Paesi e soggetti per superare fratture e conflitti.

Durante il Vertice del G7, l’Italia ha esteso il dialogo su queste priorità a una vasta gamma di Paesi provenienti da tutte le regioni del mondo, seguendo la vocazione inclusiva della politica estera italiana. Mattarella ha sottolineato l’importanza di coinvolgere soggetti diversi nella costruzione di un ordine internazionale basato sulla collaborazione e il rispetto reciproco.

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