Il primo museo internazionale del vino in Italia sbarca a Verona

Il primo museo internazionale del vino in Italia sbarca a Verona

A Verona si sta preparando il primo museo internazionale del vino in Italia, che diventerà un punto di riferimento nel settore. Il progetto è stato presentato durante un convegno presso la Camera di Commercio di Verona, con previsioni di impatto economico significativo. Il MUVIN impiegherà 200 persone e prevede di ricevere 350 mila visitatori e generare 7 milioni di fatturato in cinque anni. Grazie al supporto della Regione Veneto, l’iniziativa potrà valorizzare il territorio e promuovere l’enoturismo. Il museo si distingue per il suo focus sul valore culturale del vino, un aspetto ritenuto fondamentale dagli esperti del settore.

Verona si prepara ad accogliere il primo museo internazionale del vino in Italia

Verona si appresta ad ospitare il primo museo internazionale del vino in Italia, un progetto che promette di diventare un punto di riferimento nel settore. Il Museo del Vino di Verona, noto come MUVIN, è pronto a passare dalla fase progettuale a quella realizzativa, con l’obiettivo di diventare un hub culturale di ultima generazione allineato ai più moderni linguaggi della multimedialità e del turismo culturale.

Durante il convegno “I Musei del Vino tra Cultura, Innovazione e Promozione Territoriale” presso la Camera di Commercio di Verona, sono stati presentati i dettagli del progetto. L’impatto economico del MUVIN sulla provincia di Verona è stimato intorno ai 700 milioni di euro in 10 anni, con ricadute rilevanti a livello regionale e multiregionale. Questo investimento, approssimativamente di 20 milioni di euro, promette di generare un moltiplicatore di 1 a 30.

Il Business Plan 2024 del MUVIN prevede l’impiego di circa 200 persone e la proiezione di 350.000 visitatori e 7 milioni di fatturato entro cinque anni dall’apertura. Con un ricavo medio per visitatore di circa 14 euro, il museo si posizionerà su standard internazionali di eccellenza nel settore museale, offrendo un mix di esperienze, degustazioni e merchandising.

L’approvazione di una legge regionale e il finanziamento della Regione Veneto hanno reso possibile la realizzazione di questo ambizioso progetto. Il MUVIN aspira a valorizzare il territorio veronese e a promuovere l’enoturismo, contribuendo alla promozione dei prodotti enogastronomici locali. Il convegno ha offerto l’occasione di scambiare buone pratiche e discutere il ruolo cruciale dei musei del vino nel contesto culturale, economico e territoriale.

Il primo museo internazionale del vino in Italia a Verona

Verona si prepara ad accogliere il primo museo internazionale del vino in Italia, un progetto ambizioso che punta a diventare un punto di riferimento nel settore. Durante il convegno “I Musei del Vino tra Cultura, Innovazione e Promozione Territoriale” presso la Camera di Commercio di Verona, è stata presentata ufficialmente questa iniziativa che promette di avere un impatto significativo sull’economia locale.

Il presidente della fondazione MUVIN, Diego Begalli, ha evidenziato che l’economia della provincia potrebbe beneficiare di un impatto diretto e indiretto di circa 700 milioni di euro in 10 anni. Questo investimento potrebbe avere ricadute anche a livello regionale e multiregionale, con un moltiplicatore che potrebbe arrivare fino a 30. Il progetto prevede un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro.

Il Business Plan 2024 del MUVIN, presentato da Enrico Ghinato, prevede l’impiego di circa 200 persone e un equilibrio tra ricavi e costi di gestione entro la fase di start up. Si prevede di attirare 350 mila visitatori e generare un fatturato di 7 milioni di euro entro cinque anni. Il modello di business si baserà su un mix di esperienze, degustazioni e offre innovative, per garantire un ricavo medio per visitatore di 14 euro.

Il convegno ha anche fornito l’opportunità di discutere il ruolo chiave dei musei del vino nel panorama culturale, economico e territoriale, e di condividere le buone pratiche con esperti del settore. Steve Charters, curatore scientifico del MUVIN, ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sul valore culturale del vino, evidenziando l’opportunità che questo museo rappresenta per mettere in luce aspetti fondamentali legati alla produzione e al consumo di vino.

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