Il progetto delle Università europee: creare un gemello umano virtuale per lo studio delle malattie

Il progetto delle Università europee: creare un gemello umano virtuale per lo studio delle malattie

Il progetto Vital, condotto dall’Università di Gent in collaborazione con l’Università di Pisa, si propone di creare gemelli umani virtuali per pazienti con patologie cardiovascolari. Questi gemelli, grazie all’Intelligenza Artificiale, consentiranno ai medici di personalizzare le terapie e gli interventi per massimizzare i benefici per i pazienti. Il team di ricerca dell’Università di Pisa si concentrerà sugli impatti psicologici, sociali e relazionali di questa tecnologia. Studieranno la fiducia nei medici, nell’IA e monitoreranno lo stress psicologico dei pazienti. Partecipano anche altre università e istituzioni internazionali al progetto.

Il progetto Vital: gemelli virtuali per la salute personalizzata

Immagina di avere un gemello virtuale dedicato allo studio delle tue patologie per migliorare la tua salute. Questo scenario futuristico è ciò su cui sta lavorando l’Università di Gent in collaborazione con l’Università di Pisa. Il progetto Vital – Virtual Twins as Tools for Personalised Clinical Care mira a creare una piattaforma multi-organo che, con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale, possa generare un gemello umano virtuale per pazienti con disturbi cardiovascolari complessi.

Questo gemello virtuale, grazie a modelli predittivi avanzati, permetterebbe ai medici di personalizzare le terapie farmacologiche e gli interventi, evitando trattamenti inutili. Il team dell’Università di Pisa si concentra sullo studio degli impatti psicologici, sociali e relazionali legati all’utilizzo di questa tecnologia, guidato dalla professoressa Martina Smorti.

L’obiettivo del team toscano è indagare sui fattori che influenzano l’accettazione del gemello virtuale da parte dei pazienti, come la fiducia nel sistema sanitario e nelle tecnologie. Allo stesso tempo, monitorerà il livello di stress psicologico dei partecipanti agli studi clinici.

Il gruppo di lavoro dell’Università di Pisa valuterà anche l’impatto di queste tecnologie sulla fiducia interpersonale, in particolare sul rapporto medico-paziente. Partecipano al progetto anche altre istituzioni accademiche internazionali, contribuendo a una visione più ampia e a una maggiore comprensione degli effetti di questa innovazione nell’ambito della salute.

Il progetto Vital e il gemello virtuale per la salute personalizzata

Immagina di avere un gemello virtuale su cui studiare varie patologie per migliorare la tua salute. Questo non è il trama di un film di fantascienza, ma un ambizioso progetto dell’Università di Gent in Belgio, in collaborazione con l’Università di Pisa in Italia.

Il progetto Vital – Virtual Twins as Tools for Personalised Clinical Care mira a creare una piattaforma multi-organo che, grazie all’Intelligenza Artificiale, possa creare un “gemello umano virtuale” di pazienti con disturbi cardiovascolari multi-fattoriali ad alta comorbidità. Questo gemello virtuale permetterebbe ai medici di personalizzare le terapie farmacologiche e gli interventi, evitando trattamenti inutili.

Il team dell’Università di Pisa, guidato dalla professoressa Martina Smorti, si occuperà di studiare gli impatti psicologici, sociali e relazionali legati all’utilizzo di questa tecnologia in ambito medico. Saranno considerati fattori come la fiducia nel sistema sanitario e l’effetto dell’Intelligenza Artificiale sul livello di stress dei pazienti coinvolti negli studi clinici.

La professoressa Smorti afferma che l’utilizzo dell’IA nella pratica clinica può influenzare le relazioni e le dinamiche tra medici, pazienti e istituzioni coinvolte. Il gruppo di lavoro di Pisa valuterà l’impatto di queste modifiche sulla fiducia interpersonale e istituzionale, analizzando anche le preferenze e le aspettative delle persone coinvolte.

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