Il ruolo dei cospirazionisti nelle elezioni europee del 2024: dalle conseguenze del Covid alla crisi climatica

Il ruolo dei cospirazionisti nelle elezioni europee del 2024: dalle conseguenze del Covid alla crisi climatica

0

Abbiamo analizzato più di quattromila canali e gruppi Telegram di stampo cospirazionista in più di venti lingue europee. I risultati della nostra ricerca svelano molte informazioni interessanti.

Il 9 febbraio 2024, l’eurodeputato olandese Rob Roos ha sollevato un argomento controverso riguardo al Green Deal dell’Ue durante un’udienza in Polonia. Ha affermato che questo accordo stava minacciando il nostro sistema alimentare e ha persino parlato di un possibile nuovo comunismo in arrivo. Roos è affiliato alla destra radicale e attualmente si trova nel gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) del Parlamento, insieme a partiti estremisti come Fratelli d’Italia e Vox in Spagna.

Le sue affermazioni sono state condivise su social media e in particolare su Telegram, dove un video con le sue dichiarazioni ha ottenuto più di un quarto di milione di visualizzazioni. Questo è solo un esempio di come le narrazioni cospirazioniste sui cambiamenti climatici stiano proliferando sui social media in vista delle prossime elezioni parlamentari dell’Ue.

Una recente indagine condotta in collaborazione con esperti dell’agenzia di ricerca Prose Intelligence ha evidenziato come il negazionismo climatico si stia evolvendo. Le narrazioni cospiratorie sugli effetti del cambiamento climatico variano, da affermazioni che le normative ambientali causano fame a teorie sulle limitazioni dei diritti civili per contrastare i cambiamenti climatici.

L’aumento della disinformazione climatica ha un impatto significativo sul dibattito politico ed è destinata ad avere conseguenze sulle elezioni europee. A quanto affermano gli esperti, i contenuti cospiratori sul clima stanno diventando sempre più mainstream, influenzando l’opinione pubblica e il processo decisionale.

Il ruolo di Telegram come piattaforma di diffusione di opinioni cospiratorie è evidente, con un significativo numero di post in diverse lingue che trattano questioni legate al cambiamento climatico. La piattaforma sta diventando un punto focale per coloro che diffondono false informazioni e teorie del complotto.

Gli esperti prevedono che la disinformazione climatica continuerà a diffondersi e ad avere un impatto negativo sulle politiche ambientali e sulle decisioni politiche. La lotta contro la disinformazione climatica è un’importante sfida che richiede il coinvolgimento di tutti per contrastare le narrazioni fuorvianti e promuovere una maggiore consapevolezza sui reali effetti del cambiamento climatico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!