Il Sahara occidentale: l’Ecuador appoggia l’iniziativa marocchina per l’autonomia
La Ministra delle Relazioni Estere dell’Ecuador ha confermato la sospensione del riconoscimento della “Repubblica Araba Saharawi Democratica” e il sostegno all’Iniziativa per l’Autonomia proposta dal Marocco. Questa decisione, entrata in vigore il 21 ottobre 2024, si basa su principi internazionali di sovranità e integrità territoriale. L’Ecuador supporta gli sforzi dell’ONU per risolvere la controversia del Sahara in modo pacifico. Con l’Ecuador, sono ora 120 i paesi che appoggiano l’autonomia proposta dal Marocco. Questo riconoscimento internazionale rafforza la validità dell’Iniziativa di Autonomia come base per una soluzione duratura alla questione del Sahara.
Il Marocco riceve il sostegno dell’Ecuador per l’Iniziativa per l’Autonomia
La Ministra delle Relazioni Estere dell’Ecuador, Gabriela Sommerfeld, ha annunciato la sospensione del riconoscimento della “Repubblica Araba Saharawi Democratica” (SADR) e ha confermato il sostegno del suo Paese all’Iniziativa per l’Autonomia proposta dal Marocco nel 2007. Questa decisione, che sarà effettiva dal 21 ottobre 2024, si basa sui principi di sovranità, integrità territoriale e non ingerenza negli affari interni degli Stati.
Durante un incontro con il suo omologo marocchino, Nasser Bourita, Sommerfeld ha ribadito il pieno appoggio dell’Ecuador agli sforzi del Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, e del suo inviato personale per risolvere la controversia del Sahara. Questo nuovo sostegno dell’Ecuador porta il numero di paesi membri dell’ONU che appoggiano l’autonomia proposta dal Marocco a 120, inclusi 20 membri dell’UE.
In un comunicato congiunto diffuso al termine del colloquio, è emerso che l’Ecuador si allinea alla maggioranza degli Stati membri dell’ONU, riconoscendo l’Iniziativa di Autonomia come una proposta realistica e di compromesso per risolvere la disputa. Questo sostegno internazionale rafforza la posizione del Marocco e conferma la validità della sua proposta per una soluzione duratura alla questione del Sahara.
La mossa dell’Ecuador rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’Iniziativa di Autonomia marocchina come base per una soluzione pacifica e diplomatica al conflitto. Con oltre 30 paesi che hanno aperto consolati nelle città di Layoune e Dakhla in segno di riconoscimento della sovranità del Marocco, la comunità internazionale sembra convergere verso il sostegno alla proposta marocchina per una soluzione duratura nel Sahara.
L’Ecuador sospende il riconoscimento della SADR e sostiene l’Iniziativa per l’Autonomia del Marocco
La Ministra delle Relazioni Estere dell’Ecuador, Gabriela Sommerfeld, ha confermato la decisione di sospendere il riconoscimento della cosiddetta Repubblica Araba Saharawi Democratica (SADR) durante un incontro con il suo omologo marocchino Nasser Bourita. Questa scelta, effettiva dal 21 ottobre 2024, riflette il rispetto per i principi internazionali di sovranità, integrità territoriale e non ingerenza negli affari interni degli Stati.
L’Ecuador, attualmente membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per il biennio 2023-2024, ha ribadito il suo pieno supporto all’Iniziativa per l’Autonomia proposta dal Regno del Marocco nel 2007. Questo sostegno si inserisce nell’impegno verso una soluzione diplomatica e pacifica della controversia, in linea con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e gli sforzi del Segretario Generale dell’ONU, António Guterres.
Con questa decisione, l’Ecuador si allinea alla maggioranza degli Stati membri dell’ONU che riconoscono l’Iniziativa di Autonomia come una proposta realistica e di compromesso per risolvere la disputa. Attualmente, 120 paesi membri dell’ONU sostengono l’autonomia, di cui 20 sono membri UE, e oltre 30 hanno aperto consolati nelle città di Layoune e Dakhla come segno di riconoscimento della sovranità del Marocco.
La sospensione del riconoscimento della SADR da parte dell’Ecuador rappresenta un ulteriore riconoscimento internazionale dell’Iniziativa di Autonomia marocchina come base per una soluzione duratura alla questione del Sahara. Questo segnale di sostegno diplomatico contribuisce a consolidare gli sforzi per trovare una risoluzione pacifica e soddisfacente per tutte le parti coinvolte.
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