Il settore terziario traina l’occupazione: il turismo cerca 170 mila lavoratori in più
Nel 2013, la sede e gli uffici dell’Unione Confcommercio di Milano si trovano in corso Venezia. La foto associata a questa sede può essere utilizzata solo nel rispetto del contesto in cui è stata scattata, senza intento diffamatorio nei confronti delle persone rappresentate.
Secondo l’Osservatorio Terziario e Lavoro dell’Ufficio Studi di Confcommercio, nel 2023 il settore del terziario ha rappresentato oltre il 50% dell’occupazione totale in Italia. Questo settore dei servizi è stato vitale per assicurare una robusta crescita occupazionale, anche grazie al parziale riassorbimento della forza lavoro espulsa dalla manifattura industriale.
Il comparto dei servizi ha sviluppato nuove funzioni nel mondo del terziario di mercato, creando opportunità nei settori della logistica, del turismo, delle attività professionali e dei servizi alle imprese. L’occupazione nel settore terziario, includendo anche la Pubblica Amministrazione, rappresenta quasi il 73% del totale, con un incremento di oltre 3,3 milioni di unità di lavoro nel trentennio considerato.
Nel periodo tra giugno 2019 e giugno 2023, si è registrato un incremento di 2,6 milioni di lavoratori, di cui circa il 78% nei servizi. Il ruolo delle donne nell’occupazione è fondamentale, ma l’Italia ha ancora un ritardo strutturale rispetto alla media europea per la partecipazione femminile al mercato del lavoro.
Confcommercio sottolinea l’importanza della partecipazione femminile per incrementare il prodotto potenziale e favorire la crescita economica complessiva in Italia. Tuttavia, si evidenziano criticità legate alla mancanza di lavoratori in settori come il turismo, con circa 170.000 posti vacanti a causa della mancanza di competenze specifiche.
Alcuni analisti si interrogano su come conciliare alti tassi di crescita dell’occupazione con modesti incrementi del prodotto reale in Italia. Confcommercio riflette su possibili freni alla produttività delle imprese italiane rispetto ai competitor europei e extra-UE, evidenziando debolezze strutturali che ostacolano la crescita economica.
L’attuazione del PNRR rappresenta un’opportunità per incrementare la produttività dell’Italia, investendo in infrastrutture e implementando riforme che possono incidere positivamente sull’efficienza sistemica e sull’organizzazione della produzione. Queste azioni sono fondamentali per favorire la crescita economica e ridurre il carico burocratico sulle imprese e le famiglie.