Il Vocabolario della Lingua Italiana Treccani ha registrato come neologismo la parola che indica un particolare decoder utilizzato per accedere illegalmente ai contenuti dei canali televisivi a pagamento, noto come “pezzotto”. Questo termine è nato nel dialetto napoletano e oggi viene usato nel lessico giovanile e criminale per riferirsi a oggetti contraffatti. La Treccani si occupa quindi anche di questo sottobosco della pirateria, in cui stanno per essere introdotte nuove sanzioni per contrastare l’uso illegale di queste apparecchiature. Un neologismo che trova origine nella lingua locale e che ora fa parte del vocabolario online dell’importante istituzione italiana.
Il Vocabolario della Lingua Italiana Treccani ha ufficialmente incluso nel suo dizionario online il termine “pezzotto”, neologismo utilizzato per indicare un particolare decoder che consente di accedere illegalmente ai contenuti televisivi a pagamento, sia italiani che esteri. Questo termine, nato come diminutivo di “pezzo” nel dialetto napoletano e nell’italiano locale, si è diffuso nel linguaggio giovanile e criminale per indicare oggetti contraffatti.
La Treccani ha voluto evidenziare il crescente fenomeno della pirateria nel mondo della televisione, dove il “pezzotto” è diventato simbolo di tecnologia illecita utilizzata per accedere ai canali televisivi senza autorizzazione. A causa di ciò, sono in corso proposte per introdurre nuove sanzioni contro questa forma di illegalità, al fine di contrastare efficacemente la pirateria e tutelare i diritti dei broadcaster.
Questo neologismo, che in origine indicava una zeppa in falegnameria o una toppa in sartoria, ha acquisito un significato più ampio nel contesto attuale, diventando emblematico di un mercato illegale in cui proliferano oggetti contraffatti e prodotti illegali. La sua inclusione nel Vocabolario Treccani evidenzia l’importanza di tenere conto delle evoluzioni linguistiche legate ai cambiamenti sociali e tecnologici, riflettendo la realtà contemporanea attraverso il linguaggio.
Il Vocabolario della Lingua Italiana Treccani ha recentemente incluso tra i suoi lemmi il termine “pezzotto”, indicando un particolare decoder utilizzato per accedere illegalmente ai contenuti televisivi a pagamento. Questo neologismo nasce dal diminutivo di “pezzo”, originario del dialetto napoletano, e si è diffuso nel lessico giovanile e criminale per indicare oggetti contraffatti.
La Treccani si è occupata di analizzare il fenomeno della pirateria che circonda il “pezzotto”, descrivendo come venga utilizzato per accedere ai canali televisivi italiani ed esteri senza pagare il dovuto. L’introduzione nel vocabolario ufficiale del termine sottolinea l’importanza di contrastare questa pratica illegale, che sta per essere sanzionata in modo più severo.
Originariamente utilizzato per indicare una zeppa da falegnameria o una toppa in sartoria, il termine “pezzotto” ha acquisito nel tempo una connotazione negativa legata alla contraffazione. Il suo uso nel gergo giovanile e criminale lo ha reso sinonimo di oggetto illecito, conferendo al termine una nuova sfumatura di significato.
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