Il test tedesco rivela che il 66% degli articoli di Shein contiene sostanze chimiche tossiche
In Corea del Sud sono stati sequestrati capi di abbigliamento di Shein, AliExpress e Temu per la presenza di sostanze tossiche. Gli influencer come Sean Christopher hanno sollevato il problema della pericolosità delle componenti chimiche nel fast fashion. Recentemente, Oko-Test ha condotto un test su prodotti Shein, rilevando la presenza di sostanze tossiche pericolose per la salute che superano i limiti UE. I capi sono stati giudicati scarsi o inadeguati e alcuni si sono rotti molto presto. Shein non ha risposto alle domande su componenti e materiali dei prodotti. È necessario prendere seriamente in considerazione la sicurezza dei capi di abbigliamento fast fashion.
Prodotti Shein, AliExpress e Temu sequestrati in Corea per presenza di sostanze tossiche
Recentemente, le autorità coreane di Seul hanno portato avanti un’operazione di sequestro di centinaia di prodotti provenienti da marchi come Shein, AliExpress e Temu, tra gli altri. Durante tale operazione, è emersa la presenza di sostanze tossiche all’interno di molti capi d’abbigliamento, che superavano i limiti consentiti dalla legge.
La diffusione dei risultati di questo blitz coreano ha suscitato l’interesse di diversi influencer sui social, che hanno sollevato il dibattito sulla pericolosità di alcune componenti chimiche presenti nei capi del fast fashion. Sean Christopher, ad esempio, ha sottolineato l’importanza di prendere seriamente questa questione e di riflettere sul tema, mentre i grandi marchi come Shein continuano a registrare profitti record.
Recentemente, il sito tedesco Oko-Test ha condotto un test sui prodotti Shein, ordinando diversi articoli online per effettuare dei test in laboratorio. I risultati hanno rivelato che solo un terzo degli articoli esaminati ha superato i controlli di qualità, mentre gli altri sono stati considerati scarsi o addirittura inadeguati.
In particolare, sono emerse preoccupazioni riguardo alla presenza di sostanze tossiche come dimetilformammide, cadmio e piombo in alcuni capi d’abbigliamento. Inoltre, Oko-Test ha evidenziato la presenza di ftalati e idrocarburi policiclici aromatici in diversi prodotti, sottolineando la necessità di controlli più rigidi e trasparenti da parte delle aziende del settore.
Pericoli nascosti nel fast fashion: lo scandalo delle sostanze tossiche nei prodotti Shein
La scoperta delle sostanze tossiche nei prodotti di Shein, AliExpress e Temu da parte delle autorità coreane ha sollevato un acceso dibattito sulla pericolosità del fast fashion. Influencer come Sean Christopher hanno invitato a prendere seriamente in considerazione questa problematica, mentre i colossi del settore continuano a registrare fatturati record.
Recentemente, il sito tedesco Oko-Test ha condotto un test approfondito sui prodotti di Shein, rivelando la presenza di sostanze nocive oltre ai limiti di legge. Solo un terzo degli articoli testati ha superato i controlli, mentre molti sono stati giudicati scarsi o inadeguati. La presenza di dimetilformammide, cadmio e piombo in alcuni capi solleva seri dubbi sulla sicurezza dei prodotti.
In particolare, Oko-Test ha evidenziato la presenza di ftalati vietati nei sandali da donna Shein e idrocarburi policiclici aromatici (IPA) nei sandali da uomo, entrambi agenti potenzialmente cancerogeni. I test sulla resistenza hanno mostrato una scarsa durata, con pantofole da donna che si sono rotte dopo soli 14mila passi.
Nonostante le richieste di chiarezza da parte di Oko-Test, Shein non ha fornito risposte concrete sulla composizione dei materiali e sull’eventuale impatto sulla salute dei consumatori. Questo silenzio solleva ulteriori dubbi sull’eticità e la trasparenza delle pratiche del gigante cinese del fast fashion.
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