Il titolare di un frantoio a Lamezia Terme denunciato dopo il sequestro

Il titolare di un frantoio a Lamezia Terme denunciato dopo il sequestro

Le attività di controllo dei Carabinieri presso i frantoi oleari della provincia di Catanzaro si concentrano sul contrasto degli illeciti e sulla corretta gestione di acque di vegetazione e sanse umide. Un titolare di un’impresa è stato denunciato per gestire un opificio oleario senza autorizzazioni ambientali a Lamezia Terme, portando al sequestro dell’intera struttura e delle attrezzature utilizzate. Diversi controlli hanno portato alla chiusura di cinque attività che esercitavano irregolarmente la molitura delle olive, con l’applicazione di sanzioni amministrative elevate. Le azioni dei Carabinieri forestali continuano durante la campagna olearia in corso.

Attività di controllo dei Carabinieri nei frantoi oleari della provincia di Catanzaro

Le attività di controllo dei Carabinieri presso i frantoi oleari della provincia di Catanzaro continuano con l’obiettivo di contrastare eventuali illeciti durante l’attività di opificio e verificare la corretta gestione delle acque di vegetazione e delle sanse umide derivanti dalla molitura delle olive. Recentemente, i Carabinieri forestali dei Nuclei di Lamezia Terme e Nocera Terinese hanno denunciato il titolare di un’impresa che gestiva un opificio oleario a Lamezia Terme senza le necessarie autorizzazioni ambientali e permessi per lo scarico dei reflui prodotti.

Durante i controlli, i militari hanno scoperto che l’opificio oleario in questione stava operando all’interno di un capannone industriale senza le previste autorizzazioni, portando così al sequestro dell’intera struttura, del piazzale esterno e delle attrezzature utilizzate per la lavorazione delle olive. Questa azione ha messo fine all’attività illecita che metteva a rischio l’ambiente e la corretta gestione delle acque di vegetazione e delle sanse umide.

Dal momento dell’inizio della campagna olearia, le articolazioni del Gruppo Carabinieri forestale di Catanzaro hanno intensificato i controlli, che hanno portato alla chiusura di cinque attività che esercitavano irregolarmente la molitura e al sequestro di vari terreni di spandimento e invasi per la raccolta delle sanse umide. Inoltre, sono state emesse cospicue sanzioni amministrative per coloro che non rispettano le normative ambientali e mettono a rischio il territorio e la salute pubblica.

Attività di controllo dei Carabinieri nei frantoi oleari della provincia di Catanzaro

Le attività di controllo dei Carabinieri presso i frantoi oleari della provincia di Catanzaro sono volte a contrastare eventuali illeciti nello svolgimento dell’attività di opificio e verificare la corretta gestione di acque di vegetazione e sanse umide prodotte dalla molitura delle olive. Recentemente, i Carabinieri forestali dei Nuclei di Lamezia Terme e Nocera Terinese hanno denunciato il titolare di un’impresa che gestiva un opificio oleario in assenza delle prescritte autorizzazioni ambientali e senza permesso per lo scarico dei reflui prodotti. Questo intervento ha portato al sequestro dell’intera struttura e di attrezzature utilizzate per le attività illecite.

Durante la campagna olearia in corso, le articolazioni del Gruppo Carabinieri forestale di Catanzaro hanno effettuato molteplici controlli, che hanno portato alla chiusura di cinque attività che esercitavano irregolarmente la molitura e al sequestro di terreni di spandimento e invasi per raccolta delle sanse umide. Queste azioni hanno comportato l’applicazione di cospicue sanzioni amministrative come misura deterrente per chiunque voglia operare al di fuori dei parametri legali stabiliti per questa attività.

L’impegno costante dei Carabinieri nel monitorare i frantoi oleari della provincia di Catanzaro dimostra la determinazione nell’assicurare il rispetto delle normative ambientali e la corretta gestione delle attività produttive. Grazie a queste azioni di controllo e repressione, si mira a preservare l’ambiente circostante e a garantire la salute pubblica, contrastando qualsiasi forma di illecito che possa compromettere il settore dell’olio extra vergine d’oliva, di fondamentale importanza per l’economia locale e nazionale.

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