Il valore del settore Blue Economy in Italia raggiunge i 70 miliardi
In Italia, la Blue Economy vale 70 miliardi di euro e impiega oltre 400.000 persone, contribuendo all’economia nazionale. Il settore valorizza le risorse marine e costiere in modo sostenibile, offrendo materie prime, energia, cibo e turismo, e contribuendo alla conservazione della biodiversità. Le regioni leader in questo settore sono Liguria e Sicilia, ma anche Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Veneto sono importanti. A livello globale, la Blue Economy vale 1.300 miliardi di euro e si prevede un raddoppio entro il 2030. L’Italia è tra i principali paesi per posti di lavoro nel turismo costiero e ha una forte presenza nella pesca e acquacoltura.
Il valore della Blue Economy in Italia
Il settore della Blue Economy in Italia ha un valore di circa 70 miliardi di euro, contribuendo in modo significativo all’economia nazionale e fornendo occupazione a oltre 400.000 persone. Grazie ai 7.500 km di costa, l’Italia ha il potenziale per essere un leader globale in questo settore, che valorizza le risorse marine e costiere in modo sostenibile. Questo include la produzione di materie prime, energia, cibo e turismo, oltre a contribuire alla conservazione della biodiversità e alla prevenzione dei rischi naturali.
La prossima edizione di Ecomondo, organizzata da Italian Exhibition Group a Rimini, sarà l’occasione per discutere ulteriormente sulla Blue Economy e sul suo impatto positivo sull’economia italiana. Attualmente, regioni come Liguria e Sicilia si distinguono per essere all’avanguardia in questo settore, ma anche regioni come Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Veneto rappresentano poli significativi, con un fatturato che si avvicina o supera i 3 miliardi di euro.
A livello globale, la Blue Economy ha un valore di circa 1.300 miliardi di euro e si prevede che possa raddoppiare entro il 2030. In Europa, genera circa 665 miliardi di euro di fatturato, contribuendo al 5% del PIL dell’UE e creando quasi 5 milioni di posti di lavoro. L’Italia è uno dei principali paesi per posti di lavoro nel turismo costiero, con una forte presenza anche nella pesca e nell’acquacoltura.
Il valore della Blue Economy in Italia
Il settore della Blue Economy rappresenta un importante driver per l’economia italiana, contribuendo con circa 70 miliardi di euro e impiegando oltre 400.000 persone. Con una costa che si estende per 7.500 km, l’Italia ha un enorme potenziale per diventare un leader mondiale in questo settore. La valorizzazione delle risorse marine e costiere in modo sostenibile è fondamentale per offrire materie prime, energia, cibo e opportunità turistiche, contribuendo allo stesso tempo alla conservazione della biodiversità e alla prevenzione dei rischi naturali.
Liguria e Sicilia si distinguono attualmente come regioni leader nella Blue Economy in Italia, ma anche altre regioni come Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Veneto stanno emergendo come poli significativi. Ognuna di queste regioni ha un fatturato che si avvicina o supera i 3 miliardi di euro, evidenziando l’importanza e l’espansione di questo settore nell’intero paese.
A livello globale, la Blue Economy rappresenta un mercato di circa 1.300 miliardi di euro, con previsioni di raddoppiare entro il 2030. In Europa, genera circa 665 miliardi di euro di fatturato, contribuendo al 5% del PIL dell’UE e creando quasi 5 milioni di posti di lavoro. L’Italia, insieme a Spagna e Grecia, si posiziona tra i principali paesi per posti di lavoro nel turismo costiero, dimostrando la sua presenza significativa nella pesca e nell’acquacoltura.
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