Il Veneto continua a godere di ottima salute, conferma Zaia
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha evidenziato i segnali positivi dell’economia regionale, con una previsione di crescita del PIL e una riduzione dell’inflazione. Il turismo continua a crescere così come l’occupazione, che supera i livelli pre-pandemia. Il bollettino socio-economico di ottobre mostra inoltre miglioramenti nella riduzione della povertà e degli incidenti stradali. Nonostante una lieve contrazione nel numero di imprese attive, si evidenzia la stabilità nei settori delle costruzioni e dei servizi. Il Veneto dimostra resilienza e capacità di crescita, rappresentando un modello di equilibrio tra sviluppo economico e benessere sociale e ambientale.
Il Veneto si conferma in crescita economica e sociale
Il Veneto chiude i primi otto mesi del 2024 con segnali positivi su più fronti economici e sociali, secondo quanto riportato nell’ultimo Bollettino socio-economico regionale. Nonostante il contesto internazionale incerto, il PIL regionale è previsto in crescita: +0,8% nel 2024 e +0,9% nel 2025, in linea con le previsioni nazionali. Sul fronte dell’inflazione, a settembre 2024 il Veneto registra il livello più basso dell’anno (+0,9%), confermando la tendenza al ribasso grazie alla stabilizzazione dei prezzi energetici e al rallentamento di alcuni servizi chiave come trasporti e alloggio. Il turismo, pilastro dell’economia veneta, prosegue il suo trend positivo: da gennaio ad agosto 2024, gli arrivi sono aumentati del +2,6% e le presenze dell’+1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Anche sul fronte occupazionale, il Veneto si conferma una delle regioni leader in Italia. Nel secondo trimestre 2024, il tasso di occupazione raggiunge il 70,8%, ben al di sopra della media nazionale del 62,3%, superando anche i livelli pre-pandemia del 2019 (67,9%). Sebbene i valori siano leggermente inferiori ai record del 2023, i dati attestano una solidità del mercato del lavoro regionale. Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, sottolinea alcuni dati contenuti nel bollettino socio-economico di ottobre, redatto dalla Statistica regionale, in cui si analizzano i dati congiunturali che riguardano: imprese; interscambio commerciale; turismo; giovani e istruzione; mercato del lavoro; ambiente e clima; mobilità e trasporti; popolazione e società.
Il Bollettino mette in luce anche segnali incoraggianti sul fronte sociale: nel 2023, la percentuale di popolazione veneta a rischio di povertà o esclusione sociale scende al 14,1%, contro il 22,8% della media italiana. Circa 700mila persone restano coinvolte dal fenomeno, ma la ripresa economica e l’occupazione crescente contribuiscono a migliorare la situazione rispetto agli anni della pandemia. Positiva, invece, la stabilità nelle costruzioni e nei servizi, trainati dalla crescita delle attività finanziarie e professionali. Un dato confortante riguarda la sicurezza stradale in Veneto, che nel 2023 ha registrato progressi significativi: gli incidenti con lesioni sono diminuiti del -3,4%, le vittime del -3,7% e i feriti dell’1,7%.
Tuttavia, la qualità dell’aria resta un tema cruciale, con il PM10 ancora oltre i limiti consentiti, nonostante segnali di miglioramento nel lungo periodo. Il Veneto dimostra dunque resilienza e capacità di crescita, ponendosi come modello di equilibrio tra sviluppo economico e attenzione al benessere sociale e ambientale.
Il Veneto: una regione in crescita economica e sociale
Il Veneto sta chiudendo i primi otto mesi del 2024 con risultati positivi su diversi fronti economici e sociali, come riportato nel Bollettino socio-economico regionale più recente. Nonostante l’incertezza del contesto internazionale, la regione prevede una crescita del PIL del +0,8% nel 2024 e del +0,9% nel 2025, in linea con le previsioni nazionali. La stabilità dei prezzi energetici e la riduzione dei costi in settori chiave come trasporti e alloggi stanno contribuendo a una diminuzione dell’inflazione, che a settembre 2024 ha raggiunto il livello più basso dell’anno (+0,9%).
Il turismo, vitale per l’economia veneta, sta mostrando segnali positivi con un aumento degli arrivi del +2,6% e delle presenze dell’+1,3% nei primi otto mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, il comparto extralberghiero sta registrando incrementi superiori al 2023, confermando la solidità del settore nel territorio.
Dal punto di vista dell’occupazione, il Veneto si conferma come una delle regioni più attive in Italia. Nel secondo trimestre del 2024, il tasso di occupazione ha raggiunto il 70,8%, ben al di sopra della media nazionale del 62,3% e superando i livelli pre-pandemia del 2019 (67,9%). Anche se leggermente inferiori ai record del 2023, i dati indicano la tenuta del mercato del lavoro regionale.
Inoltre, il Bollettino socio-economico evidenzia segnali positivi anche sul fronte sociale, con una riduzione della percentuale di popolazione veneta a rischio di povertà o esclusione sociale al 14,1% nel 2023, a fronte del 22,8% della media nazionale. Anche se ci sono aspetti critici, come la contrazione del numero di imprese attive nel terzo trimestre del 2024, la regione dimostra resilienza e capacità di crescita, trovando un equilibrio tra sviluppo economico e benessere sociale e ambientale.
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