Ilva: 15 possibili acquirenti interessati all’acquisto

Il 11 novembre 2022, durante una conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, il Ministro Adolfo Urso ha annunciato che sono arrivate 15 manifestazioni di interesse per rilevare l’ex Ilva. Grazie alle azioni dei commissari e al supporto del governo, l’altoforno numero 4 è stato ripristinato e sono previste l’apertura di un secondo altoforno entro ottobre 2022 e un terzo nel 2025. Questo ha creato le basi per una gara internazionale, con 15 attori nazionali e internazionali che hanno manifestato interesse. Si apre ora una fase di valutazione dei piani industriali per rilanciare la siderurgia nazionale in chiave green.

Il futuro dell’ex Ilva: 15 manifestazioni di interesse per la rilevazione

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che sono state presentate ben 15 manifestazioni di interesse per rilevare l’ex Ilva. Questo importante passo è frutto degli sforzi compiuti per rilanciare il più grande polo siderurgico italiano, che rischiava di chiudere a causa della limitata disponibilità di materie prime. Grazie alle azioni intraprese dai commissari, è stato ripristinato il pieno funzionamento dell’impianto e sono in programma nuovi investimenti per il suo potenziamento.

La fase successiva prevede che le aziende interessate possano accedere a ulteriori informazioni per sviluppare il loro piano industriale, finanziario, ambientale e occupazionale. È inoltre possibile la formazione di cordate tra i potenziali acquirenti, con l’obiettivo di trovare la soluzione migliore per il rilancio della siderurgia nazionale e il rafforzamento dell’aspetto green del sito dell’ex Ilva. Si prevede che nei prossimi mesi verranno valutati i piani industriali proposti e si sceglierà la soluzione più vantaggiosa per tutti gli attori coinvolti.

Questa nuova fase rappresenta un’importante opportunità per il settore siderurgico italiano e per l’economia del Paese nel suo complesso. Il coinvolgimento di attori internazionali e nazionali evidenzia l’interesse e il potenziale di crescita dell’ex Ilva, che potrebbe diventare il più grande sito siderurgico green d’Europa. Il futuro dell’impianto sembra promettente, con prospettive di sviluppo e di creazione di nuove opportunità lavorative per la regione e per l’intero Paese.

15 manifestazioni di interesse per l’ex Ilva: Urso annuncia la possibile nuova gestione

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha annunciato che sono arrivate ben 15 manifestazioni di interesse per rilevare l’ex Ilva durante una conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. Il destino dell’ex più grande polo siderurgico italiano è stato preso in mano a fine febbraio, quando le materie prime di approvvigionamento erano disponibili per soli quattro giorni. Grazie all’intervento dei commissari, che hanno operato sotto le indicazioni del governo, l’altoforno numero 4 è tornato pienamente operativo in soli sei mesi. È stato programmato l’apertura di un secondo altoforno entro l’ottobre di quest’anno e del terzo nella prima parte del 2025.

Durante l’incontro a SiciliaFiera a Catania con gli imprenditori del territorio, il ministro ha sottolineato l’importanza della creazione delle condizioni per una gara internazionale. La fase preliminare si è appena conclusa con le 15 manifestazioni di interesse da parte di attori internazionali e nazionali. Alcuni di loro hanno esprime interesse per l’acquisto dell’intero asset produttivo. Si apre ora una nuova fase in cui le aziende interessate potranno accedere a ulteriori informazioni per costruire il loro piano industriale, finanziario, ambientale e occupazionale.

Il governo valuterà i piani industriali presentati tra loro concorrenziali e sceglierà quello ritenuto migliore per garantire il rilancio della siderurgia nazionale e il percorso green del sito dell’ex Ilva. Si prevede che il sito possa diventare il più grande polo siderurgico green d’Europa. La chiusura della gara internazionale si avvicina e le prossime mosse saranno cruciali per il futuro dell’ex Ilva e per l’industria siderurgica in Italia.

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