Immobile risponde a Pellegri al 92′, Lazio-Torino 1-1
ROMA – La venticinquesima rete in campionato di Ciro Immobile salva la Lazio che all’Olimpico trova solo allo scadere il gol dell’1-1 contro il Torino dello squalificato Juric dopo il vantaggio granata con Pellegri.
Senza Pedro (affaticamento al polpaccio), Sarri conferma Felipe Anderson.
Juric lascia in panchina Singo e sceglie Aina.
Nella prima frazione di gioco il Torino ha il miglior possesso palla (52%) e le migliori occasioni da gol.
Al 29′ Bremer svetta da calcio d’angolo e colpisce il diciassettesimo palo stagionale dei granata in campionato.
Al 34′ Toro ancora pericoloso: Aina crossa al centro, Belotti non riesce a concludere, Vojvoda sì ma solo sull’esterno della rete.
Il primo squillo della Lazio dalle parti di Berisha si registra al 39′ con una zampata di Milinkovic-Savic sugli sviluppi di una punizione ma l’ex di turno è attento e difende il primo palo.
Un cambio obbligato a testa tra prima frazione e intervallo: Luiz Felipe prende il posto di Patric; Pellegri sostituisce Belotti.
La prima occasione della ripresa si ha sempre su calcio d’angolo: Rodriguez scodella in area, Izzo di testa trova l’angolo ma Felipe Anderson salva sulla linea.
Nella stessa circostanza, Izzo si fa male e lascia il posto a Zima.
Al terzo tentativo su calcio piazzato il Toro trova il gol.
Ed è il neo entrato Pietro Pellegri a staccare più in alto di tutti per un gol che al classe 2001 mancava dal 2017, sempre ai biancocelesti.
Sarri manda Cataldi e Basic in campo.
Quest’ultimo ha subito la prima occasione: si libera col tacco di Zima, ma non riesce a concludere e la difesa granata allontana.
Poco dopo è Milinkovic-Savic a sfiorare il pareggio con un colpo di testa a botta sicura dopo un calcio d’angolo, Berisha vola e reagisce d’istinto.
L’ultima carta di Sarri è il 2004 Romero ma ci pensa il solito Immobile a risolvere problemi: cross di Milinkovic-Savic e colpo di testa vincente del bomber azzurro.
E’ il terzo giocatore della storia della Serie A a segnare almeno 25 gol in almeno tre campionati distinti.
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