In Emilia Romagna pronto il piano speciale preliminare dopo l’alluvione

In Emilia Romagna pronto il piano speciale preliminare dopo l’alluvione

A Ravenna, nel centro Italia, si è verificata un’ emergenza maltempo causata dall’alluvione. Durante l’evento, una signora di circa 97 anni è morta all’interno della sua auto sommersa dall’acqua nel sottopasso di Via Camane a Savio di Ravenna. La tragedia ha avuto luogo il 2 marzo 2011.

La situazione attuale richiede una maggiore attenzione verso i fiumi, potenziando il contenimento delle piene a monte e rendendo le attuali arginature più resistenti alla tracimazione. Bisogna elaborare strategie innovative per fronteggiare i fenomeni di dissesto dei versanti, soprattutto considerando la presenza di oltre 80mila frane, molte delle quali attivate negli eventi dello scorso maggio.

Si propone l’adozione di misure temporanee per evitare la crescita del carico urbanistico, evitando la costruzione di nuove strutture nelle zone allagate o a rischio frana, al di fuori dei perimetri urbanizzati. Ci si aspetta un aggiornamento dei Piani di Bacino per gestire al meglio la situazione.

Il Piano speciale preliminare è stato predisposto in seguito all’emergenza causata dagli eventi alluvionali del maggio 2023. La normativa prevede la creazione di cinque Piani speciali tematici, con particolare attenzione agli interventi sul dissesto idrogeologico.

La relazione del Piano è stata coordinata dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. La Giunta regionale ha preso atto del Piano e delle misure adottate per fronteggiare l’emergenza. Il Piano speciale preliminare presenta le prime strategie di intervento e verrà completato nel 2024 con l’elenco delle opere e degli interventi strutturali e non strutturali.

Il territorio dell’Emilia-Romagna ha subito eventi idro-meteorologici di eccezionale intensità tra l’1 e il 3 maggio 2023, con gravi criticità nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna, Modena e Reggio Emilia. La gravità degli eventi ha reso evidente la necessità di un cambiamento nell’approccio alla pianificazione e agli interventi, che dovranno essere gradualmente aggiornati e basati su conoscenze specifiche.

La Regione Emilia-Romagna avvierà un processo di coinvolgimento attivo delle comunità colpite dall’alluvione, al fine di condividere informazioni e ascoltare le esigenze del territorio. Si prevede la realizzazione di un Piano speciale definitivo nel 2024 che includerà una strategia di difesa e di nuovo assetto del territorio. Il documento preliminare sarà presentato all’Assemblea legislativa per approvazione.

In conclusione, l’emergenza causata dagli eventi alluvionali del maggio 2023 ha portato alla necessità di implementare nuove strategie e interventi per gestire al meglio il dissesto idrogeologico nella regione. Si sta lavorando per garantire la sicurezza e la stabilità del territorio, coinvolgendo attivamente le comunità locali e le istituzioni competenti.

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