Incendio in casa a Como, muoiono padre e i quattro figli

Incendio in casa a Como, muoiono padre e i quattro figli

Un incendio è divampato questa mattina all’interno di un appartamento, all’ultimo piano di una palazzina, in via San Fermo della Battaglia a Como. Le fiamme sono state appiccate da un’uomo all’interno della sua abitazione.

I soccorsi

I vigili del fuoco sono arrivati con cinque squadre per spegnere le fiamme e hanno recuperato 4 bambine rispettivamente di 3 anni (2014), 5 (2012), 7 (2010) e 11 (2006). In tre purtroppo non ce l’hanno fatta. Tre di loro sono morti dopo numerosi e disperati tentativi di rianimarli negli ospedali di Como, Varese e Cantù dove sono stati portati. Il padre, 49 anni, di nazionalità marocchina, è stato trovato già morto dai soccorritori. L’altra bambina di 5 anni, è spirata ieri sera in ospedale.

Aveva perso il lavoro

Disperato per aver perso il lavoro, con la moglie ricoverata in ospedale per depressione, avrebbe dato fuoco alla casa, barricandosi dentro con le sue quattro bambine. Sta combattendo tra la vita e la morte, all’ospedale di Cantù, la bimba nata nel 2012: intono alle 11 i medici sono riusciti a farle ripartire il cuore. È quanto conferma l’Areu, l’Azienda Regionale dell’Emergenza Urgenza che coordina il 118.

Secondo quanto si è appreso, l’incendio potrebbe essere stato appiccato dallo stesso padre dei piccoli. L’uomo era disoccupato, regolare sul territorio, mentre la moglie, che non era in casa, si trova da circa sei mesi ricoverata in una struttura per problemi psichici. Le piccole, in arresto cardiaco per intossicazione da fumo, sono state portate fuori dalla casa in condizioni gravissime dai vigili del fuoco, entrati con un’autoscala. Trasferite in tre ospedali differenti: Sant’Anna e Valduce, entrambi a Como, e Sant’Antonio Abate di Cantù.

I vigili allertati dai vicini

L’allarme è stato dato da alcuni vicini di casa, che hanno visto le fiamme. L’appartamento è di proprietà di una fondazione benefica, che affitta a persone bisognose. La strada è stata chiusa al traffico e sul posto sono arrivati numerosi mezzi di soccorso oltre ai vigili del fuoco, tre volanti della polizia e vigili urbani.
Sia i soccorritori del 118 sia i Vigili del Fuoco hanno chiesto per loro stessi l’intervento e il sostegno di uno psicologo: la scena a cui si sono trovati davanti è stata agghiacciante. La famiglia era seguita dai servizi sociali.

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