Incendio cinema Rovigo: 15 intossicati in una multisala

Incendio cinema Rovigo: 15 intossicati in una multisala

Incendio cinema Rovigo. E’ di 15 intossicati il bilancio di un incendio scoppiato in un cinema di Rovigo, in Veneto, un multisala grande e famoso nella zona. Tutti inizialmente hanno pensato potesse trattarsi di un attentato, ma dopo le prime ricostruzioni si è capito quale fosse il reale motivo.

Incendio cinema Rovigo: la ricostruzione

Le fiamme sembrano essere partite dal piano terra dello stabile che al primo piano ospita il multisala, e dove ci sono dei negozi che con il cinema non hanno nulla a che fare. Si tratta dell’emporio New look, di proprietà del cinese 28enne L.C. residente a Rovigo. L’ipotesi è che il rogo sia stato causato da un cortocircuito elettrico dentro il negozio che ha danneggiato gravemente la struttura.

I danni alle sale non sarebbero quindi ingenti ma non si può dire lo stesso del negozio cinese dal quale sarebbero divampate le fiamme nella serata di venerdì 8 dicembre. Secondo i primi riscontri l’incendio sarebbe partito da una cosiddetta “macchina compattatrice” che fa riferimento negozio, per poi estendersi al negozio. Il cinema non sarebbe stato attinto direttamente dalle fiamme, mentre il fumo avrebbe invaso le sale. I danni quindi ci sono, ma non dovrebbero essere rovinosi.

Attimi di panico, dunque per i tanti spettatori che affollavano il cinema nel primo weekend di Natale. Gli addetti alla sicurezza hanno spalancato le porte, facendo defluire le centinaia di persone dalle scale di emergenza del complesso. In pochi minuti l’intero stabile è stato evacuato. Nessun ferito, solo qualche colpo di tosse per il fumo respirato anche all’esterno. Le squadre stanno ora operando nel raffreddamento degli ultimi locali del magazzino per poi iniziare le operazioni di smassamento, che presumibilmente dureranno tutta la giornata di oggi.

Rimane solo da chiarire il motivo per cui l’incendio sia scoppiato in modo così irruente, tanto da invadere il multisala limitrofo. Gli inquirenti dovranno infatti accertarsi se all’interno del magazzino cinese sia tutto in regola con gli standard di sicurezza italiani o meno.  Tanta paura, quindi, ma nulla di grave.

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