Incendio vicino Venezia, brucia capannone di rifiuti ingombranti
Gigantesco incendio che ha generato una densa nube nera vicino Venezia e dintorni per tutta la mattinata.
L’allarme è scattato intorno alle 10.30 . La causa è un incendio scoppiato nel capannone del riciclo rifiuti dell’azienda Ecoricicli partecipata di Veritas. Dell’impianto che tritura i rifiuti è uscito materiale incandescente che ha innescato un vasto incendio.
Dipendenti illesi
Nell’impianto lavoravano 10 persone, tutte in salve. Quattro gli intossicati ricoverati in ospedale. Nell’azienda lavorano in tutto 50 persone. Nel momento del rogo, l’impianto stava triturando materassi e legno di armadi e letti. Nel trituratore è finita anche una bomboletta contenente del gas che ha fatto esplodere l’incendio. Nel piazzale dell’azienda c’era materiale plastico, che pare però non sia stato coinvolto nel rogo.
Paura a Venezia
Sono arrivate decine di segnalazioni sia dalla terraferma che dal centro storico di Venezia. Il Comune di Mira ha diramato una nota: «Il sindaco è in contatto con i vigili del fuoco. In attesa di maggiori informazioni, si raccomanda di mantenere a scopo cautelativo le finestre chiuse».
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha invece rassicurato la popolazione con un tweet: «L’incendio di Fusina è circoscritto ai rifiuti ingombranti: materassi e mobili. Al momento nessun pericolo per la popolazione».
Il comunicato dell’azienda
L’azienda Veritas fa sapere: “Le fiamme siano divampate per un residuo incandescente finito nel trituratore, che stava sminuzzando materassi e legno. A causa della presenza di materiali facilmente infiammabili l’incendio si è velocemente esteso a tutto il capannone. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e i responsabili di Arpav. Le fiamme sono state circoscritte e non si sono allargate alle linee che trattano i materiali derivanti dalle raccolte differenziate. I materiali coinvolti nel rogo sono esclusivamente materassi, legno, ingombranti di vario genere”.
Veritas e Comune precisano che non “sussistono pericoli per la popolazione”, le fiamme hanno bruciato legno e materassi, ma non hanno toccato le linee di trattamento di plastica o metalli e dunque non dovrebbe esserci nell’aria la presenza di materiale tossico.